Guerra del Kosovo parte delle guerre jugoslave | |||
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Da sinistra a destra e dall'alto in basso: quartier generale dello stato maggiore jugoslavo danneggiato dagli attacchi aerei della NATO; una Zastava Koral sepolta sotto le macerie causate dagli attacchi aerei; memoriale ai comandanti locali dell'UÇK; un F-15E dell'USAF in decollo dalla base aerea di Aviano. | |||
Data | febbraio 1998 - 11 giugno 1999 (guerra) (1 anno e 130 giorni) febbraio 1998 - in corso (conflitto congelato) (26 anni e 284 giorni) | ||
Luogo | Jugoslavia | ||
Esito |
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Modifiche territoriali | Accordo di Kumanovo: protettorato internazionale sul Kosovo, in base alla risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza ONU | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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La guerra del Kosovo fu un conflitto combattuto dal febbraio 1998[18] all'11 giugno 1999[19], nell'ambito delle più ampie guerre jugoslave. Tra le principali cause delle ostilità vi fu la definizione dello status del Kosovo come nazione indipendente, fino ad allora appartenente alla Repubblica Federale di Jugoslavia.
La guerra vide contrapposte le truppe federali jugoslave all'organizzazione dell'Ushtria Çlirimtare e Kosovës (UÇK), che garantì l'indipendenza del Kosovo dalla Repubblica Federale della Jugoslavia. Nel marzo del 1999 la NATO intervenne nel conflitto con l'operazione Allied Force: una campagna di attacchi aerei contro la Repubblica Federale di Jugoslavia.
Il successivo accordo di Kumanovo, firmato il 9 giugno 1999, sancì la conclusione del conflitto, il ritiro delle truppe federali dal Kosovo e lo stabilirsi nella regione di un protettorato internazionale (UNMIK) sotto la protezione delle Nazioni Unite.