Guerra del Rif | |||
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(in senso orario dall'alto al basso)
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Data | 1921 - 27 maggio 1926 | ||
Luogo | Rif, Marocco spagnolo | ||
Esito | Vittoria ispano-francese Dissoluzione della Repubblica del Rif | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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La guerra del Rif è stata una guerra coloniale che contrappose le tribù rifiane (il Rif è una catena montagnosa del nord del Marocco) agli eserciti francese e spagnolo, dal 1921 al 1926. I due eserciti europei agivano ufficialmente in virtù degli accordi di protettorato intervenuti col Sultano del Marocco.
Guidati da Abd el-Krim, i rifiani inizialmente inflissero diverse sconfitte alle forze spagnole usando tattiche di guerriglia e catturando armi europee. Dopo l'intervento militare francese contro le forze di Abd el-Krim e il grande sbarco delle truppe spagnole ad Al Hoceima, considerato il primo sbarco anfibio della storia a prevedere l'uso di carri armati ed aerei, Abd el-Krim si arrese e venne portato in esilio.[10]
Nel luglio 1909, i lavoratori spagnoli che costruivano un ponte ferroviario che forniva l'accesso alle miniere di ferro vicino a Melilla vennero attaccati da membri delle tribù rifiane.[11] Questo incidente portò all'invio di rinforzi da parte della Spagna. Una serie di scaramucce nelle settimane successive costò agli spagnoli oltre mille vittime. A settembre, l'esercito spagnolo aveva 40.000 soldati nel nord del Marocco e aveva occupato le regioni tribali a sud e a sud-est di Melilla.[12] Le operazioni militari a Jibala, nell'ovest marocchino, iniziarono nel 1911 con lo sbarco di Larache. La Spagna agì per sottomettere gran parte delle aree più violente fino al 1914, cui seguì un lento processo di consolidamento delle frontiere che durò fino al 1919, a causa della prima guerra mondiale. L'anno successivo, dopo la firma del Trattato di Fez, l'area settentrionale del Marocco venne assegnata alla Spagna come protettorato. Le popolazioni rifiane resistettero con forza agli spagnoli, scatenando un conflitto che sarebbe durato diversi anni.
Nel 1921, nel tentativo di consolidare il controllo della regione, le truppe spagnole subirono il disastro di Annual oltre ad una ribellione guidata dal leader rifiano Abd el-Krim. Di conseguenza, gli spagnoli si ritirarono in poche posizioni fortificate mentre Abd el-Krim alla fine creò un intero stato indipendente: la Repubblica del Rif. Lo sviluppo del conflitto e la sua conclusione coincisero con la dittatura di Primo de Rivera, che assunse il comando della campagna dal 1924 al 1927. Inoltre, e dopo la battaglia di Uarga nel 1925, i francesi intervennero nel conflitto e stabilirono una collaborazione congiunta con la Spagna che culminò nello sbarco di Alhucemas, che si rivelò un punto di svolta. Anche gli spagnoli usarono armi chimiche durante il conflitto. Nel 1926 l'area era stata pacificata; Abd-el-Krim si arrese quell'anno e la Spagna ottenne finalmente il controllo effettivo del territorio del protettorato.
La guerra del Rif è ancora considerata controversa tra gli storici. Alcuni vi vedono un presagio del processo di decolonizzazione in Nord Africa. Altri la considerano una delle ultime guerre coloniali, in quanto fu la decisione degli spagnoli di conquistare il Rif - nominalmente parte del loro protettorato marocchino ma de facto indipendente - a catalizzare l'ingresso della Francia nel 1924.[13] La guerra del Rif ha lasciato un ricordo profondo sia in Spagna sia in Marocco. L'insurrezione rifiana degli anni '20 può essere interpretata come un precursore della guerra d'indipendenza algerina, che ebbe luogo tre decenni dopo.[14]