La guerra di successione austriaca fu un conflitto che ebbe luogo tra il 1740 e il 1748 coinvolgendo quasi tutte le potenze europee. Il teatro bellico fu principalmente l'Europa centrale ma vi furono combattimenti anche nei Paesi Bassi austriaci, in Italia, nell'Atlantico e nel Mediterraneo. Diversi furono gli ulteriori conflitti correlati che si intrecciarono nello svolgersi degli eventi, tra cui la Guerra di re Giorgio nel Nord America, la guerra dell'orecchio di Jenkins, la prima guerra carnatica e la prima e la seconda guerra di Slesia. Ancora non si erano spenti del tutto gli echi del conflitto legato alla successione polacca, chiuso nel 1738 con il trattato di Vienna, che un altro grande conflitto stava per travolgere l'Europa.
Nel mese di ottobre del 1740, all'età di 56 anni, moriva improvvisamente, privo di figli maschi, l'imperatore Carlo VI d'Asburgo e saliva al trono d'Austria la figlia primogenita Maria Teresa, di soli 23 anni. Tale situazione venne utilizzata come pretesto in quanto regno di Francia, Prussia e Elettorato di Baviera riconobbero l'opportunità per sfidare il potere asburgico e si coalizzarono mentre Maria Teresa poté godere del sostegno di Gran Bretagna, Repubblica olandese e Elettorato di Hannover in un'alleanza nota come "alleanza pragmatica". Il successivo allargamento del conflitto attirò ulteriori belligeranti tra cui Regno di Spagna, Regno di Sardegna, Elettorato di Sassonia, Svezia e Russia.
Nel 1740 la Prussia di Federico il Grande occupò la Slesia respingendo i tentativi austriaci di riconquistarla. Austria e Sardegna, tuttavia, riuscirono a fermare i tentativi della Spagna di riconquistare i loro territori nell'Italia settentrionale. All'inizio del 1748, la Francia aveva conquistato la maggior parte dei Paesi Bassi austriaci, ma un blocco navale operato dei britannici paralizzò il loro commercio ponendoli vicino al fallimento. Lo stallo portò al Trattato di Aix-la-Chapelle del 1748 che confermò Maria Teresa nei suoi titoli ma non riuscì a risolvere le tensioni di fondo tra i firmatari, molti dei quali erano scontenti degli esiti. La Francia ottenne guadagni minimi a seguito di ingenti spese, mentre gli spagnoli non riuscirono a recuperare Minorca o Gibilterra, cedute alla Gran Bretagna nel 1714.
Il vincitore più chiaro del conflitto fu la Prussia, che acquisì definitivamente la Slesia, un risultato che minò l'alleanza anglo-austriaca di lunga data, poiché Maria Teresa si risentì profondamente per l'insistenza della Gran Bretagna di cedere la regione per conseguire la pace. La guerra dimostrò anche la vulnerabilità di Hannover, allora tenuta in unione personale con la Corona britannica. Il risultato fu il riallineamento, noto come rivoluzione diplomatica, in cui Austria e Francia posero fine alla rivalità franco-asburgica che aveva dominato per secoli la situazione europea, mentre la Prussia si alleò con la Gran Bretagna. Questi cambiamenti prepararono il contesto per lo scoppio della Guerra dei Sette Anni nel 1756.