Guerra indiana del Nord-Ovest parte Guerre indiane | |||
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Raffigurazione dei negoziati del trattato di Greenville, forse opera di uno degli ufficiali di Anthony Wayne | |||
Data | 1785 – 1795 | ||
Luogo | Territorio del nord-ovest (Stati Uniti d'America) | ||
Esito | Vittoria statunitense | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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La guerra indiana del Nord-Ovest (1785-1795), nota anche come guerra di Piccola Tartaruga, fu una guerra combattuta tra Stati Uniti d'America ed una confederazione di numerose tribù di nativi per il controllo del Territorio del nord-ovest. Fu l'evento finale di secoli di conflitti per questo territorio, prima tra le tribù native e poi con le alleanze tra tribù ed europei: Francia, Gran Bretagna ed i loro coloni.
Con il trattato di Parigi (1783), che aveva posto fine alla guerra d'indipendenza americana, la Gran Bretagna aveva ceduto agli Stati Uniti d'America il "controllo" del Territorio del nord-ovest, allora occupato da numerose tribù di nativi americani. Nonostante il trattato, i britannici mantennero fortezze e leggi che sostenevano i nativi del territorio. Il presidente George Washington guidò lo United States Army a bloccare le ostilità tra nativi e coloni, forzando la sovranità statunitense sul territorio. L'U.S. Army, composto soprattutto da reclute non addestrate, subì molte sconfitte, compresa quella della campagna di Harmar (1790) e la sconfitta di St. Clair (1791), a vantaggio dei nativi. Circa 1000 soldati furono uccisi e gli Stati Uniti patirono più perdite dei propri avversari.
Dopo il disastro di Saint Clair, Washington ordinò ad un eroe della guerra di indipendenza, il generale "Mad" Anthony Wayne, di organizzare ed addestrare un gruppo di combattimento. Wayne assunse il comando della neonata Legion of the United States alla fine del 1793. Guidò i propri uomini nella decisiva vittoria della battaglia di Fallen Timbers nel 1794. Le tribù sconfitte furono obbligate a cedere agli statunitensi gran parte del territorio, compresa buona parte dell'odierno Ohio, tramite il trattato di Greenville del 1795.