Guerra latina parte delle guerre della Repubblica romana | |||
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Il Latium vetus alla metà del IV secolo a.C. | |||
Data | Tra il 340 e il 338 a.C.[1] | ||
Luogo | Latium vetus, Latium adiectum e Campania | ||
Casus belli | Lotta per l'egemonia sulla penisola italica | ||
Esito | Vittoria romana e scioglimento della lega latina. Annessione dei territori settentrionali della Campania e sottomissione dei Volsci | ||
Schieramenti | |||
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La Guerra latina oppose la Repubblica romana ai vicini popoli Latini, alleati a certe città dei Campani, dei Volsci, degli Aurunci e dei Sidicini, dal 340 al 338 a.C.,[1] Roma ebbe come alleata la confederazione sannitica, dopo il rinnovo dell'alleanza al termine della prima guerra sannitica (343 - 341 a.C.). Si risolse in una vittoria romana, una disfatta della Lega Latina, e la definitiva acquisizione del territorio sotto l'influenza romana. Terminò con la dissoluzione della lega latina e l'incorporazione dei suoi territori nella sfera d'influenza di Roma. I Latini, i Volsci e i Campani già sottomessi ottennero in parte i diritti dei cittadini romani e furono obbligati a registrarsi per censo e soprattutto a prestare il servizio militare a fianco delle legioni romane. In questo modo Roma ottiene una quantità enorme di ulteriori alleati. Il potere romano nel Lazio e in Campania, così come il conseguente rafforzamento del confine con i Sanniti, portò poi nel 327 a.C. allo scoppio della seconda guerra sannitica. Gli eventi della prima guerra sannitica e poi della successiva guerra latina costituirono i primi passi verso la conquista romana dell'Italia.