Guerra sino-sovietica

Guerra sino-sovietica
parte della guerra civile cinese
Militari sovietici con le bandiere del Kuomintang sottratte ai cinesi
DataLuglio - 22 dicembre 1929
LuogoManciuria interna
EsitoVittoria dell'Unione Sovietica
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
circa 200000circa 113000
Perdite
2000 morti, 1000 feriti e 8550 prigionieri (fonte ufficiale cinese)143 morti, 665 feriti e 4 dispersi (fonte ufficiale sovietica)
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La guerra sino-sovietica (中东路事件S, in russo Конфликт на Китайско-Восточной железной дороге?) fu un conflitto armato svoltosi nel 1929 tra l'Unione Sovietica ed i signori della guerra Zhang Xueliang della Repubblica di Cina circa sovranità sulla Ferrovia Orientale Cinese (FOC).

Il conflitto vide la mobilitazione e lo schieramento di 156000 soldati dell'Armata Rossa sul confine della Manciuria. Combinando la forza attiva dell'esercito sovietico e le guardie di frontiera, con la mobilitazione delle riserve dell'Estremo Oriente, circa un soldato sovietico su cinque venne inviato al fronte, la più grande forza di combattimento dell'Armata Rossa schierata tra la guerra civile russa (1917-1922) e l'entrata dell'Unione Sovietica nella seconda guerra mondiale.[2]

Nel 1929, l'esercito nord-orientale cinese prese il controllo della Ferrovia orientale per riprendere il controllo totale sulla ferrovia. L'Unione Sovietica reagì rapidamente con un intervento militare, costringendo i cinesi a riportare la ferrovia al precedente assetto di amministrazione congiunta.[3]

  1. ^ Bisher, 2005, p. 298.
  2. ^ Michael M. Walker, The 1929 Sino-Soviet War: The War Nobody Knew (Lawrence: University Press of Kansas, 2017), p. 1.
  3. ^ Collective security Archiviato il 5 luglio 2008 in Internet Archive.

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