Guerra yemenita del 1979 parte della Guerra fredda | |||
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Yemen del Nord e del Sud | |||
Data | 24 febbraio - 19 marzo 1979 | ||
Luogo | Confine tra Yemen del Nord e Yemen del Sud | ||
Esito | ritorno allo status quo ante bellum | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
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La guerra yemenita del 1979 fu un breve conflitto di frontiera intercorso tra il 24 febbraio e il 19 marzo 1979 e che vide contrapposti la Repubblica Araba dello Yemen (o Yemen del Nord) e la Repubblica Democratica Popolare dello Yemen (o Yemen del Sud).
Da sempre altalenanti tra tentativi di unificazione e conflitto aperto, i rapporti tra i due Yemen peggiorarono sensibilmente tra la fine del 1978 e l'inizio del 1979 a causa del sostegno dato dai due governi ai rispettivi gruppi di oppositori armati attivi entro i confini del vicino. Questo portò a un prolungato stato di tensione militare lungo la frontiera tra i due paesi, sfocato in scaramucce armate tra le opposte forze armate iniziate il 24 febbraio 1979: ad attacchi delle forze nordyemenite contro i villaggi di frontiera fece seguito una massiccia controffensiva delle forze sudyemenite, che attraversarono il confine e posero l'assedio alle città di Taʿizz e al-Bayda'; il controllo del cielo e una certa superiorità in armamenti da parte dei sudyemeniti frustrarono poi i contrattacchi dei nordyemeniti.
Il conflitto vide ben presto schierarsi le grandi superpotenze della guerra fredda, con l'Unione Sovietica, Cuba e la Repubblica Democratica Tedesca che supportavano le forze sudyemenite mentre Stati Uniti d'America, Arabia Saudita e Iraq fornivano armamenti ai nordyemeniti. Alla fine, negoziati promossi dalla Lega araba portarono alla stipula di un accordo di pace il 20 marzo 1979, che impose un sostanziale ritorno allo status quo ante bellum e il ritiro delle opposte forze militari dal loro lato della frontiera.