Per guerre romano-persiane si intende quel complesso di ostilità a bassa o alta intensità che oppose l'Impero romano ai Persiani, Parti prima, Sasanidi poi. Per quasi sette secoli dopo la prima battaglia avvenuta tra i due imperi a Carre nel 53 a.C., Roma non perse l'occasione per combattere in una lotta lungo il fiume Eufrate, dalle sue sorgenti fino in Mesopotamia e al deserto palmireno. Alla fine i due antagonisti, indebolitisi reciprocamente, furono entrambi sconfitti (l'Impero bizantino) o totalmente inglobati (Sasanidi) dal nascente impero arabo.[1]