Guglielmo di Brandeburgo arcivescovo della Chiesa cattolica | |
---|---|
Illustrazione immaginaria del 1937 di Guglielmo di Brandeburgo | |
Titolo | Arcivescovo di Riga |
Nato | 30 giugno 1498 ad Ansbach |
Elevato arcivescovo | 1539 |
Deceduto | 4 febbraio 1563 (64 anni) a Riga |
Guglielmo di Brandeburgo, anche Guglielmo di Hohenzollern o, per esteso, Wilhelm von Brandenburg-Ansbach-Kulmbach, noto anche negli atti come il margravio Guglielmo (Markgraf Wilhelm)[1] (Ansbach, 30 giugno 1498 – Riga, 4 febbraio 1563), fu l'ultimo arcivescovo di Riga dal 1539 al 1563. A seguito della sua morte, il titolo di principe vescovo di quella città venne infatti soppresso.
Guglielmo era uno dei figli del principe di Ansbach (parente dell'elettore di Brandeburgo), Federico, ed era il fratello del primo duca di Prussia, Alberto, oltre ad essere un parente stretto di molti sovrani influenti.
Essendo uno dei figli minori per età della famiglia, Guglielmo seguì una carriera ecclesiastica, che rivestì con alterna sorte e senza che ne fosse particolarmente attratto. Negli anni 1520, Guglielmo aderì probabilmente al protestantesimo, seguendo l'esempio di suo fratello Alberto, malgrado rimase formalmente un alto dignitario cattolico fino alla fine della sua vita. Nel 1529, ricevette la nomina a vescovo cattolico coadiutore dell'arcidiocesi di Riga per proseguire l'opera di diffusione del Vangelo. Nel 1539, fu elevato ad arcivescovo di Riga, mentre nello stesso periodo il suo parente Alberto di Hohenzollern (1490-1545) aveva il medesimo incarico a Magdeburgo e a Magonza.
Con l'abolizione dello status di principe vescovo durante la guerra di Livonia, Guglielmo perse il suo titolo. Nel 1561, Riga divenne una città libera e l'arcivescovado cattolico di Riga affrontò l'abolizione ad opera della riforma luterana nel 1563. Nello stesso anno, versando in cattive condizioni di salute, Guglielmo morì a Riga. Il suo corpo fu poi deposto nella cattedrale protestante di Riga.