Ḥamdallāh Mustawfī Qazvīnī[nota 1] (in lingua persiana حمدالله مستوفى قزوینی; 1281 – dopo il 1339/1340) è stato un geografo, storico e poeta persiano[1][2][3].
Vissuto durante l'ultima periodo di esistenza dell'Ilkhanato mongolo e l'interregno che seguì, egli era originario di Qazvin e apparteneva a una famiglia di mustawfi (contabili), da cui il suo nome. Fu uno stretto collaboratore dell'eminente visir e storico Rashid al-Din Hamadani, che lo ispirò a scrivere testi di rilevanza storica e geografica. A Mustawfi si iscrivono principalmente tre opere, ovvero nell'ordine Ta'rīkh-i guzīde ("Storia scelta"), Ẓafar-nāmè ("Libro della vittoria") e Nuzhat al-qulūb ("Beatitudine dei cuori"). Figura molto influente, lo stile con cui Mustawfi narrò della storia e della geografia dell'Iran risultò fonte d'ispirazione per vari storici conterranei sin dal XIII secolo.
Le sue spoglie giacciono nella tomba di Hamdallah Mustawfi, un mausoleo composto da una struttura cilindrica nella sua città natale Qazvin.
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