La Heimwehr[1] o, talvolta, Heimatschutz[2][3] era un gruppo nazionalista, inizialmente paramilitare, che operava in Austria tra il 1920 ed il 1930. Erano gruppi, simili nei metodi, nell'organizzazione, e nell'ideologia ai Freikorps tedeschi. Dal 1929 assunsero una netta posizione politica di estrema destra.[4]
La Heimwehr mantenne dal 1930 un braccio politico noto come Heimatblock che collababorò con il governo conservatore di Engelbert Dollfuss, nonostante fosse contrario alla democrazia e al parlamento e fautore di un fascismo austriaco.[4] Nel 1936, la Heimwehr, a causa di un decreto del cancelliere Kurt von Schuschnigg, venne abolita dal Fronte Patriottico e sostituita da una milizia apparentemente meno incline al regime, la Frontmiliz. La Heimwehr nacque per difendere i territori della Carinzia e della Stiria meridionali dai nazionalisti sloveni.[4]
Nel 1930, dopo l'assunzione del comando delle Heimwehr da parte di E.R. Starhemberg, il gruppo paramilitare si avvicinò al partito cristiano-sociale, ma, nel 1932, tale scelta politica condusse alla scissione: un'ala, quella condotta da W. Pfriemer, si dichiarò apertamente nazista, l'altra ala condotta da Starhemberg, nel fronte patriottico, invece ottenne incarichi di governo.