Helmut Schmidt | |
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Helmut Schmidt nel 1977 | |
5º Cancelliere federale della Germania[1] | |
Durata mandato | 16 maggio 1974 – 1º ottobre 1982 |
Presidente | Gustav Heinemann Walter Scheel Karl Carstens |
Vice capo del governo | Hans-Dietrich Genscher Egon Franke |
Predecessore | Willy Brandt |
Successore | Helmut Kohl |
Presidente del Consiglio europeo | |
Durata mandato | 1º luglio 1978 – 31 dicembre 1978 |
Predecessore | Anker Jørgensen |
Successore | Valéry Giscard d'Estaing |
Ministro federale delle finanze | |
Durata mandato | 7 luglio 1972 – 16 maggio 1974 |
Capo del governo | Willy Brandt |
Predecessore | Karl Schiller |
Successore | Hans Apel |
Ministro federale dell'economia | |
Durata mandato | 7 luglio 1972 – 15 dicembre 1972 |
Capo del governo | Willy Brandt |
Predecessore | Karl Schiller |
Successore | Hans Friderichs |
Ministro della difesa | |
Durata mandato | 22 ottobre 1969 – 7 luglio 1972 |
Capo del governo | Willy Brandt |
Predecessore | Gerhard Schröder |
Successore | Georg Leber |
Presidente del gruppo SPD nel Bundestag | |
Durata mandato | 14 marzo 1967 – 22 ottobre 1969 |
Predecessore | Fritz Erler |
Successore | Herbert Wener |
Presidente federale della Lega tedesca degli studenti socialisti | |
Durata mandato | 1947 – 1948 |
Contitolare | Karl Wittrock |
Predecessore | Heinz-Joachim Heydorn e Alfred Hooge |
Successore | John van Nes Ziegler e Rolf Recknagel |
Membro del Bundestag per Amburgo | |
Durata mandato | 6 ottobre 1953 – 15 ottobre 1957 |
Predecessore | distretto plurinominale |
Successore | distretto plurinominale |
Durata mandato | 15 ottobre 1957 – 19 gennaio 1962 |
Predecessore | Willy Max Rademacher |
Successore | Eugen Glombig |
Durata mandato | 19 ottobre 1965 – 20 ottobre 1969 |
Predecessore | distretto plurinominale |
Successore | distretto plurinominale |
Durata mandato | 20 ottobre 1969 – 18 febbraio 1987 |
Predecessore | Nikolaus Jurgensen |
Successore | Rolf Niese |
Legislatura | 2ª, 3ª, 4ª, 5ª, 6ª, 7ª, 8ª, 9ª 10ª |
Gruppo parlamentare | SPD |
Circoscrizione | 3ª, 4ª: Amburgo VIII 6ª, 7ª, 8ª, 9ª, 10ª: Amburgo-Bergedorf |
Dati generali | |
Partito politico | SPD |
Titolo di studio | Laurea in economia |
Università | Università di Amburgo |
Professione | Funzionario, editore, economista |
Firma |
Helmut Schmidt | |
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Nascita | Amburgo, 23 dicembre 1918 |
Morte | Amburgo, 10 novembre 2015 (96 anni) |
Luogo di sepoltura | Cimitero di Ohlsdorf |
Dati militari | |
Paese servito | Germania nazista |
Forza armata | Luftwaffe |
Unità | 1. Panzer-Division |
Anni di servizio | 1937–1945 |
Grado | Oberleutnant |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Decorazioni | Croce di Ferro |
Altre cariche | Cancelliere federale della Germania |
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Helmut Heinrich Waldemar Schmidt (Amburgo, 23 dicembre 1918 – Amburgo, 10 novembre 2015[2][3]) è stato un politico e funzionario tedesco.
Con più di otto anni a capo del governo, detiene il record di longevità dei cancellieri SPD. È stato Cancelliere federale della Germania (Germania Ovest) dal 6 maggio 1974 al 1º ottobre 1982 (→ Governo Schmidt I, II e III). Dopo aver partecipato al conflitto mondiale, divenuto membro del Partito Socialdemocratico di Germania nel 1946, fu parlamentare del Bundestag nel 1953-1962. Mantenne il ruolo di Ministro della difesa della RFT dal 1969 al 1972, diventando nel 1972 Ministro delle finanze (Governo Brandt I).
Nel 1974 subentrò a Willy Brandt alla guida del governo, dopo che questo si era dimesso per la scoperta del coinvolgimento di un suo consigliere, Günter Guillaume, in una rete di spionaggio a favore della DDR. Schmidt resse il paese per otto anni, durante un periodo segnato dal terrorismo (banda Baader-Meinhof), dalla guerra fredda che coinvolgeva la RFD e la vicina DDR, dal rafforzamento dell'integrazione europea e dalla crisi energetica che provocò forti fiammate inflazionistiche in tutto l'Occidente industrializzato, segnato anche dalla recessione o stagflazione.
Venne sostituito nel 1982 da Helmut Kohl per mezzo di una mozione di sfiducia costruttiva, presentata dai suoi ex-alleati della FDP insieme alla CDU/CSU. I quattro ministri della FDP avevano lasciato pochi giorni prima la coalizione social-liberale formata da SPD e FDP in seguito a disaccordi in tema di politica economica e politica estera. La mozione di sfiducia costruttiva contro Schmidt fu la seconda utilizzata nella storia della Repubblica Federale Tedesca, dopo quella utilizzata nel 1972 da Rainer Barzel, leader della CDU, contro il cancelliere Willy Brandt: questa mozione non ebbe successo, venendo a mancare a Barzel 2 voti sui 249 che sarebbero stati necessari per sostituire Brandt.
Dal 1953 al 19 gennaio 1962 e dal 1965 al 1987 è stato membro del Bundestag tedesco e dal 27 febbraio 1958 al 29 novembre 1961 è stato anche membro del Parlamento europeo. Si ritirò dal Parlamento nel 1986, dopo essersi scontrato con l'ala sinistra della SPD, che gli si oppose in difesa e delle questioni economiche. Nel 1986 è stato uno dei principali promotori dell'unione monetaria europea e di una Banca centrale europea.
Dopo il suo cancellierato, Schmidt ha goduto di popolarità e stima tra i partiti come statista anziano. Ha anche scritto numerosi libri ed è stato condirettore del settimanale Die Zeit dal 1983 fino alla sua morte.