Henri de Boulainvilliers

Presunto ritratto di Henri de Boulainvilliers

Anne Gabriel Henri Bernard, marchese di Boulainvilliers (Saint-Saire, 11 ottobre 1658Parigi, 23 gennaio 1722) è stato uno storico e politologo francese.

Fu educato al collegio di Juilly e militò nell'esercito fino al 1697. Pubblicò numerose opere, tutte uscite dopo la sua morte, di cui le più importanti sono:

  • Histoire de l'ancien gouvernement de la France (La Haye, 1727)
  • Etat de la France, avec des memoires sur l'ancien gouvernement (London, 1727)
  • Histoire de la pairie de France (London, 1753)
  • Histoire des Arabes (1731).

La sua visione della politica è incentrata sull'esistenza di due "razze" all'interno della Francia feudale: quella aristocratica (costituita dagli eredi del popolo franco) e quella popolare (composta dagli eredi della componente gallo-romana). Essendo un fervente aristocratico, le sue analisi sulle strutture del potere monarchico, erano tese sia a delimitare che a delegittimare la figura del re, in particolare quella del re come sovrano assoluto, perfettamente incarnato nella figura di Luigi XIV.

Per de Boulainvilliers non esiste diritto naturale che tenga: lo Stato si fonda essenzialmente su uno stato di guerra permanente: la stessa concezione di libertà per de Boulainvilliers è quella del più forte che è libero di opprimere la libertà di un secondo, contrariamente a qualunque principio di uguaglianza. Per lui infatti solo nella disparità è possibile la libertà, poiché la storia mostra chiaramente che non c'è alcuna possibilità di dividere il potere equamente tra tutta la popolazione: ogni volta che ciò è avvenuto c'è stato un crollo del sistema amministrativo. Quindi il sovrano che vorrà eliminare l'aristocrazia per avere un potere più diretto, assoluto, andrà incontro alla necessaria fine del suo Stato. Ciò avverrà essenzialmente poiché la distinzione tra aristocrazia e plebe è necessaria: i primi pensano alla guerra, i secondi a produrre.

Nel momento in cui questo meccanismo salta, gli aristocratici non sono più sostentati dal popolo, dunque l'esercito deve essere mantenuto monetariamente. Ciò comporta due cose: un apparato fiscale pesantissimo e l'istituzione di un esercito mercenario: il primo pesa gravemente sulla popolazione e la fa diventare insofferente, il secondo è composto da persone che non combattono per proprio diretto interesse e che quindi possono essere facilmente dissuase dal combattere per il paese da cui sono state assoldate. Tutto ciò è avvenuto, secondo de Boulainvilliers già con l'Impero Romano. proprio all'epoca dell'invasione dei Franchi in Gallia.

Michel Foucault ha dedicato una serie di lezioni a Henri de Boulainvilliers presso il Collège de France nel 1976.[1]

  1. ^ Michel Foucault, "Bisogna difendere la società", Milano, Feltrinelli (Universale Economica), 2009, ISBN 978-88-07-72089-5.

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