Hippy

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1970: una ragazza hippy fotografata a Roma in piazza di Spagna

La cultura hippy[1][2][3][4][5] o hippie[6], anche nota con il termine figli dei fiori[7], è un movimento di controcultura giovanile che ha avuto inizio negli Stati Uniti d'America nel corso degli anni Sessanta del XX secolo, presto diffuso in Europa e in altri paesi del mondo.[1] Queste persone avevano ereditato i valori sottoculturali della Beat Generation, creando una controcultura con proprie comunità che ascoltavano rock psichedelico, abbracciavano la rivoluzione sessuale e l'uso di alcuni specifici stupefacenti, come gli psichedelici e la cannabis, al fine di esplorare e allargare lo stato di coscienza.

Gli hippie sono caratterizzati da vestiti decorati con fiori o vivacissime stoffe di colori vivi. Il loro ideale di pace e libertà è sintetizzabile in slogan quali "Mettete dei fiori nei vostri cannoni" (slogan del movimento "Flower power") e "Fate l'amore, non la guerra", che risuonavano in maniera evidente nel periodo della guerra del Vietnam. La ricerca sfrenata della totale libertà era il significato insito nel loro stile di vita. Questo movimento toccò particolarmente l'opinione pubblica, tanto da impressionare le pellicole di molti registi, nonché la musica di molti artisti.

Nell'estate 1966 la rock band inglese Cream, costituita dal chitarrista Eric Clapton, dal bassista Jack Bruce e dal batterista Ginger Baker, iniziò una forma di protesta pacifista contro la guerra, la violenza e la discriminazione di genere, etnica e religiosa, oltre a lottare per i diritti di omosessuali e bisessuali. La rivoluzione si espanse a macchia d'olio per tutto il globo[senza fonte], facendo creare in quasi ogni nazione una propria versione del movimento controculturale: in Messico, gli jipitecas dettero origine a La Onda Chicana e si riunirono al Festival Rock y Ruedas de Avándaro; in Nuova Zelanda nomadi housetruckers praticarono stili di vita alternativi e promossero il culto dell'energia sostenibile di Nambassa; in Regno Unito, inoltre, gruppi nomadi uniti nelle "carovane di pace" facevano pellegrinaggi estivi ai festival di musica libera a Stonehenge.

La moda e i valori hippie hanno avuto un notevole impatto sulla cultura, influenzando la musica popolare, la televisione, il cinema, la letteratura e l'arte in generale. Dagli anni Sessanta molti aspetti della cultura hippie sono diventati di comune dominio. L'eredità hippie può essere osservata nella cultura contemporanea in una miriade di forme – dalla salute alimentare, ai festival di musica, ai costumi sessuali contemporanei – e ha influenzato anche la rivoluzione del cyberspazio.

Molti giovani sono stati trascinati dalla rivoluzione, alla quale hanno preso parte anche molti artisti. Nel Regno Unito, oltre ai Cream, vi presero parte i Beatles, Brian Jones, Mick Jagger e Keith Richards dei Rolling Stones, la Plastic Ono Band, John Mayall, Keith Relf, Chris Dreja, Pete Townshend, Roger Daltrey, Mitch Mitchell, John Entwistle, Jimi Hendrix (statunitense di nascita), Bob Marley (giamaicano ma residente nel Regno Unito) e un giovanissimo e ancora sconosciuto Ritchie (all'epoca membro di una band londinese). In Canada aderirono al movimento due grandi artisti come Stephen Stills e Neil Young, mentre in Messico esso divenne popolare grazie a Carlos Santana. Negli Stati Uniti d'America furono figli dei fiori Bonnie Bramlett, Janis Joplin, Grace Slick, Joan Baez, Bob Dylan, Johnny Winter e Woody Guthrie, insieme ai brasiliani Lulu Santos e Renata Sorrah che diffusero poi il movimento nel loro paese d'origine.

  1. ^ a b Hippy, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 21 agosto 2020.
  2. ^ Hippy, in Grande Dizionario di Italiano, Garzanti Linguistica. URL consultato il 21 agosto 2020.
  3. ^ Hippy, in Sapere.it, De Agostini. URL consultato il 21 agosto 2020.
  4. ^ Hippy, su Dizionario Italiano Online Hoepli. URL consultato il 21 agosto 2020.
  5. ^ Hippy, su WordReference. URL consultato il 21 agosto 2020.
  6. ^ Hippie, su Dizionari, Corriere della Sera. URL consultato il 21 agosto 2020.
  7. ^ Hippy, in Enciclopedia dei ragazzi, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2004-2006. URL consultato il 21 agosto 2020.

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