III Corpo d'armata | |
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Stemma araldico del 3º Corpo d'armata | |
Descrizione generale | |
Attiva | dal 1º luglio 1957 al 1º ottobre 1997 |
Nazione | Italia |
Servizio | Esercito italiano |
Tipo | Comando |
Guarnigione/QG | Milano, Palazzo Cusani e caserma “Teulié” |
Motto | Virtute Valore Vehementer |
Missioni di peacekeeping | Missione Italcon |
Parte di | |
Reparti dipendenti | |
1975-1986: Divisione corazzata "Centauro" Brigata meccanizzata "Cremona" Reparto comando III Corpo d'armata 4º Btg. fanteria "Guastalla" 72º Btg. fanteria "Puglie" Rgt. artiglieria a cavallo "Voloire" 3º Rgp. aviazione "Aldebaran" 3º Btg. genio pionieri "Lario" 3º Btg. trasmissioni "Spluga" 3º Btg. logistico "Fulvia" | |
Comandanti | |
Degni di nota | Pietro Giannattasio Franco Angioni Rolando Mosca Moschini |
Nelle note | |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
Il III Corpo d'armata è stato una grande unità militare dell'Esercito italiano, con il quartier generale a Milano nel Palazzo Cusani e i suoi reparti schierati in Lombardia, Piemonte e in minor misura nel Veneto. Il Comando era retto da un generale di Corpo d'armata. Attivo dal 1957 al 1997 e forte di una divisione meccanizzata, di una brigata motorizzata, più alcuni supporti tattici, il compito che gli era stato affidato istituzionalmente era quello di contribuire durante il periodo della guerra fredda, con i reparti alle sue dipendenze, alla difesa del nord Italia contro un'ipotetica invasione da est da parte del Patto di Varsavia, a supporto del 4º Corpo d'armata alpino di Bolzano e del V Corpo d'armata di Vittorio Veneto.