Iberi

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Guerriero ibero (IIIII secolo a.C.)

Gli Iberi (in latino Hibērī, in greco Ἴβηρες?, Iberes) o Hispani erano un gruppo di popoli, imparentati linguisticamente tra loro, che abitavano la parte orientale e meridionale della penisola iberica durante il I millennio a.C.

Tuttavia, da vari autori e da varie fonti emerge come in antichità, con il termine “Iberia”, si identificasse spesso l'area geografica del nord-ovest dell'Italia e del sud della Francia, quindi un territorio che si affacciava sul bacino nord-occidentale del Mediterraneo.

La società iberica era divisa in diverse classi, inclusi re o capitribù (latino: "regulus"), nobili, sacerdoti, artigiani e schiavi. L'aristocrazia iberica, spesso chiamata "senato" dalle fonti antiche, si riuniva in un consiglio di nobili. Re o capi mantenevano le loro forze attraverso un sistema di obbligo o vassallaggio che i romani chiamavano "fides".[1]

Gli Iberici adottarono il vino e l'uso delle olive e dell'olio d'oliva dai Greci. L'allevamento dei cavalli era particolarmente importante per gli iberici e la loro nobiltà. Molto importante per la loro economia era anche l'attività mineraria, in particolare le miniere d'argento vicino a Cadice e Cartagena, le miniere di ferro nella valle dell'Ebro, nonché lo sfruttamento dei giacimenti di stagno e rame. Producevano pregiati oggetti in metallo e armi in ferro di alta qualità come la falcata.

A partire dal V secolo a.C., i soldati iberici furono spesso schierati nelle battaglie come mercenari in Italia, Grecia, Sardegna[2] e soprattutto in Sicilia per le loro qualità militari.

  1. ^ Rafael Treviño Martinez, Rome's Enemies (4) : Spanish Armies 218-19 BC (Men at Arms Series, 180)
  2. ^ R. Zucca, Storiografia del problema della ‘scrittura nuragica’, in Bollettino di studi sardi, vol. 5, 1º dicembre 2012, 5-78, DOI:10.13125/bss-4805.

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