Il termine idolatria (dal greco εἴδωλον, éidolon cioè immagine, e λατρεία, latréia cioè culto) indica una fase religiosa, individuata da John Lubbock[1], anteriore alla credenza in divinità creatrici e soprannaturali, durante la quale le divinità, rappresentate sotto forma di idoli, avrebbero assunto caratteri antropomorfici. Il termine con riferimento alle religioni delle popolazioni di interesse etnologico (vedi etnologia), indica in blocco le religioni pagane, che adorano un'immagine iconografica o un oggetto o idoli o feticci (vedi Feticismo).
Molte religioni non consentono questo, ricordando ai fedeli che la rappresentazione (scultorea, pittorica o musiva) è opera dell'uomo e non del Dio, mentre ciò che deve essere adorato è il Dio in sé, che non può essere rinchiuso in un manufatto.