Il Corricolo

Il Corricolo
Titolo originaleLe Corricolo
AutoreAlexandre Dumas
1ª ed. originale1841
1ª ed. italiana1923
Genereraccolta di racconti
Lingua originalefrancese

Il Corricolo (in edizione originale francese Le Corricolo) è un'opera scritta da Alexandre Dumas (padre), sebbene una diffusa tradizione letteraria l'abbia attribuita a Pier Angelo Fiorentino[1], fra i collaboratori del romanziere francese.

Racchiuso in quattro volumi, che uscirono tra il 1841 e il 1843, Il Corricolo raccoglie una serie di racconti ispirati ad episodi, fatti e leggende che Dumas registrò nel 1835, allorché ebbe modo di visitare Napoli e l'Italia meridionale, tanto che, nell'edizione inglese, esso fu pubblicato con il titolo Sketches of Naples.

A spiegare l'originalità del titolo è, nell'apertura, l'autore stesso: «Corricolo è sinonimo di calessino: ma, dato che non esistono sinonimi perfetti, spieghiamo la differenza tra corricolo e calessino. Il corricolo è una specie di tilbury primitivamente destinato a contenere una persona e ad essere tirato da un cavallo; vi si attaccano due cavalli e trasporta da dodici a quindici persone. E non si creda che vada al passo, come il carretto tirato da buoi dei re franchi, o al trotto come il biroccino della regia; no, va di triplo galoppo; e il carro di Pluto che rapiva Proserpina sulle sponde del Simeto non era più ratto del corricolo che solca le strade di Napoli facendo sprizzar scintille dal selciato di lava e sollevando nugoli di cenere»[2].

Dei racconti che vi sono inclusi, molti dei quali ispirati, secondo Croce, ad aneddoti pubblicati nel 1830 da Michele Palmieri di Micciché[3], particolare attenzione hanno dettato, in chiave socio-antropologica, quelli sui lazzari[4] e quelli sulla iettatura[5].

  1. ^ Tale attribuzione, come segnalato da Benedetto Croce, venne data per primo da Joseph-Marie Quérard nelle Superchéries littéraires dévoilées. Il filosofo napoletano rilevò che Pier Angelo Fiorentino «se non può considerarsene propriamente autore, certamente fornì materiali e dové scriverne alcune parti», tanto che di una sua novella, dal titolo Livia (compresa nella raccolta Cento Novelle uscita a Napoli nel 1834), era «rifacimento il cap. XXV, Villa Gordiani» del Corricolo, mentre il cap. VI, Forcella, della stessa opera «è in parte anticipata nella Fisiologia dell'avvocato», altro testo del Fiorentino uscito nel 1842. Sul tema si veda B. Croce, Note sul «Corricolo» di Alessandro Dumas, in Idem, Nuove pagine sparse, s. II, Ricciardi, Napoli 1949, pp. 242-246.
  2. ^ Si veda la traduzione effettuata da G. Doria all'edizione italiana BUR del 1963 del volume dumasiano in oggetto.
  3. ^ Il riferimento è all'opera Pensées et souvenirs historiques et contemporaines. Cfr. al riguardo B. Croce, op. cit., p. 244.
  4. ^ Le Mezzogiorno des écrivains européens, Saint Étienne 2006, pp. 133-136
  5. ^ E. De Martino, Sud e magia, Feltrinelli, Milano 2001, specie pp. 159-164.

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