Il pastor fido (Guarini)

Il pastor fido
Dramma pastorale in cinque atti
AutoreGiovan Battista Guarini
Lingua originale
AmbientazioneLa scena è ambientata in Arcadia
Composto nel1580 - 1583
Pubblicato nel1590
Prima assoluta1598
Personaggi
  • Alfeo, fiume d'Arcadia
  • Silvio, figlio di Montano
  • Linco, vecchio, servo di Montano
  • Mirtillo, amante di Amarilli
  • Ergasto, compagno di Mirtillo
  • Corisca, innamorata di Mirtillo
  • Montano, padre di Silvio, sacerdote
  • Titiro, padre di Amarilli
  • Dameta, vecchio, servo di Montano
  • Satiro, vecchio, amante già di Corisca
  • Dorinda, innamorata di Silvio
  • Lupino, capraio, servo di Dorinda
  • Amarilli, figlia di Titiro
  • Nicandro, ministro maggiore del sacerdote
  • Coridone, amante di Corisca
  • Carino, vecchio, padre putativo di Mirtillo
  • Uranio, vecchio, compagno di Carino
  • Messo
  • Tirenio, cieco, indovino
  • Coro di pastori
  • Coro di cacciatori
  • Coro di ninfe
  • Coro di sacerdoti
Trasposizioni operisticheIl pastor fido, opera lirica di Georg Friedrich Händel del 1712

Il pastor fido, sonate di Nicolas Chédeville (un tempo attribuite ad Antonio Vivaldi) del 1737

 

Il pastor fido è un dramma pastorale in endecasillabi e settenari di Giovan Battista Guarini, composto tra il 1580 ed il 1583 e ispirato a una pagina di Pausania[1] e all'Aminta del Tasso del quale è in gran parte una riscrittura resa più complessa nella trama e nella verseggiatura. L'opera venne pubblicata per la prima volta a Venezia nel 1590, per essere poi rappresentata nel 1595 (o nel 1596) a Ferrara e nel 1598 a Mantova[2]. Come ricordato da Matteo Tuveri nel suo saggio, degna di nota appare la rappresentazione tenutasi a Crema nel 1595: "con sontuosità di abiti, con eccellenza di musica" che rese attoniti i partecipanti.[3]

  1. ^ S. Guglielmino, H. Grosser, Il sistema letterario, vol. 2/A, Milano, Principato, 2000, p. 284
  2. ^ "Il Pastor fido venne scorciato di 1608 versi per la rappresentazione mantovana del 1598 in onore di Margherita d’Austria": Laura Riccò, Lionardo Salviati e il teatro: fra corte e accademia, Studi italiani. GEN. GIU. (N.1), 2003, p. 55 (Firenze: [poi] Firenze: Franco Cesati Editore; Cadmo, 2003).
  3. ^ M. Tuveri, La favola della Corte: Splendore, idillio e miseria della Corte nell’Aminta di Torquato Tasso e nel Pastor Fido di Battista Guarini, Roma, 2024, p. 39

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