Il perturbante

Il perturbante
Titolo originaleDas Unheimliche
AutoreSigmund Freud
1ª ed. originale1919
GenereSaggio
SottogenerePsicoanalisi
Lingua originaletedesco

«Il perturbante è quella sorta di spaventoso che risale a quanto ci è noto da lungo tempo, a ciò che ci è familiare.»

Il perturbante (nell'originale tedesco Das Unheimliche) è il titolo di un saggio di Sigmund Freud, e da esso è divenuto un aggettivo sostantivato per esprimere in ambito estetico una particolare attitudine del sentimento più generico della paura, che si sviluppa quando una cosa (o una persona, un'impressione, un fatto o una situazione) viene avvertita come familiare ed estranea allo stesso tempo, cagionando generica angoscia unita ad una spiacevole sensazione di confusione ed estraneità.

Dai traduttori italiani di Freud, questo sentimento è stato reso sia con l'aggettivo perturbante che con l'aggettivo sostantivato il perturbante. Il critico letterario d'impostazione freudiana Francesco Orlando ha usato nelle sue opere la traduzione il sinistro[1]. Più di recente è stata anche proposta la traduzione con lo spaesamento.[2]

Disegno di Ernst Theodor Wilhelm Hoffmann per il suo racconto Der Sandmann (trad. it.: L'uomo della sabbia).
  1. ^ Francesco Orlando, Illuminismo e retorica freudiana, Einaudi, Torino 1982, nuova ed. 1997 (come Illuminismo, barocco e retorica freudiana) ISBN 8806146718
  2. ^ Graziella Berto, Freud, Heidegger. Lo spaesamento, Milano, Bompiani, 1999, 2ª ed. 2002. ISBN 8845251942; ISBN 9788845251948.

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