Impero ottomano

Impero ottomano
Motto: دولت ابد مدت

Devlet-i Ebed müddet "Lo Stato Eterno"

Impero ottomano - Localizzazione
Impero ottomano - Localizzazione
L'Impero ottomano nel 1683, al suo apogeo
Dati amministrativi
Nome completoSublime Stato ottomano
Nome ufficialeOsmanlı İmparatorluğu
دولت عالیه عثمانیه
Devlet-i Aliye-i Osmaniye
Lingue ufficialiturco ottomano
Lingue parlateturco, persiano, albanese, arabo, azero, armeno, croato, serbo, ebraico, bosniaco, greco, bulgaro, rumeno, ungherese, curdo, yiddish
InnoInno imperiale ottomanofu uno degli inni utilizzati durante il regno di Mehmed V Reşad durato dal 1909 al 1918
CapitaleCostantinopoli, chiamata dagli ottomani e dal loro governo قسطنطينيه, (traslitterato Ḳosṭanṭīnīye, il nome turco-ottomano per Costantinopoli); dagli anni trenta in poi si incominciò a chiamare la città Istanbul  (1 174 000 ab. / 1917)
Altre capitaliSöğüt (1299–1326)
Bursa (1326–1365)
Edirne (1365–1453)
Dipendenze Principato di Valacchia
(1396-7, 1417-1861),
Principato di Moldavia
(1456-7, 1503-1861),
Khanato di Crimea
(1478-1774),
Regno dell'Ungheria orientale
(1526-51, 1556-70),
Regno d'Imerezia
(1555-1804),
Principato di Transilvania
(1570-1692),
Chedivato d'Egitto
(1867-1882),
e altri (cfr. articolo)
Politica
Forma di governoMonarchia assoluta
(1299–1876)
(1920–1922)
Monarchia assoluta sotto dittatura totalitaria autocratica
(1878–1908)
Monarchia costituzionale
(1876–1878)
(1908–1913)
(1918–1920)
Monarchia parlamentare sotto dittatura militare totalitaria monopartitica
(1913–1918)
Califfato
(1517–1922; fino al 1924 nella repubblica)
SultanoDinastia ottomana
Nascita1299 con Osman I
Causaassorbimento del Sultanato selgiuchide di Rūm e di altri beilicati turchi d'Anatolia
Fine1º novembre 1922 con Mehmet VI
CausaAbolizione del sultanato ottomano e nascita della Repubblica di Turchia
Territorio e popolazione
Bacino geograficoVicino Oriente, Medio Oriente, Balcani, Egitto, parte del Nordafrica
Territorio originaleAnatolia
Massima estensione3 900 000 km² ca. nel 1683[1][2]
Popolazione30 000 000 nel 1683;
35 350 000 nel 1856;
24 000 000 nel 1912;
23 000 000 nel 1914;
14 630 000 nel 1919[3]
SuddivisioneEyalet (1365-1867),
vilayet (1867-1922)
Economia
ValutaAkçe

Kuruş

Risorsealimentari, spezie, profumi
Produzionialimentari, spezie, profumi
Commerci conImpero britannico, Repubblica di Venezia
EsportazioniSpezie, profumi
ImportazioniArmi, minerali
Religione e società
Religione di StatoIslam sunnita
Religioni minoritarieChiesa ortodossa, Islam sciita, Cattolicesimo, Ebraismo, Chiese ortodosse orientali
Evoluzione storica
Preceduto da Impero bizantino
Sultanato selgiuchide di Rūm
Sultanato danishmendide
Beilicato di Karaman
Beilicato di Osman
Succeduto daImpero ottomano (bandiera) Governo della Grande Assemblea Nazionale Turca
Albania indipendente
Amministrazione austro-ungarica in Bosnia ed Erzegovina
Regno Arabo di Siria
Regno Unito (bandiera) Mesopotamia britannica
Grecia (bandiera) Prima Repubblica ellenica
Palestina (bandiera) Regno hascemita dell'Hegiaz
Regno dello Yemen (bandiera) Regno dello Yemen
Principato di Serbia
Bulgaria (bandiera) Principato di Bulgaria
Principato del Montenegro
Palestina britannica
Ora parte diTurchia (bandiera) Turchia
Croazia (bandiera) Croazia
Albania (bandiera) Albania
Serbia (bandiera) Serbia
Bosnia ed Erzegovina (bandiera) Bosnia ed Erzegovina
Romania (bandiera) Romania
Moldavia (bandiera) Moldavia
Ucraina (bandiera) Ucraina
Russia (bandiera) Russia
Grecia (bandiera) Grecia
Macedonia del Nord (bandiera) Macedonia del Nord
Montenegro (bandiera) Montenegro
Bulgaria (bandiera) Bulgaria
Ungheria (bandiera) Ungheria
Armenia (bandiera) Armenia
Georgia (bandiera) Georgia
Libano (bandiera) Libano
Palestina (bandiera) Palestina
Siria (bandiera) Siria
Giordania (bandiera) Giordania
Egitto (bandiera) Egitto
Arabia Saudita (bandiera) Arabia Saudita
Sudan (bandiera) Sudan
Yemen (bandiera) Yemen
Tunisia (bandiera) Tunisia
Libia (bandiera) Libia
Algeria (bandiera) Algeria
Cipro (bandiera) Cipro
Kuwait (bandiera) Kuwait
Iraq (bandiera) Iraq
Iran (bandiera) Iran
Slovacchia (bandiera) Slovacchia
Kosovo (bandiera) Kosovo
Israele (bandiera) Israele

L'impero ottomano o osmanico,[4][5][6] noto anche come impero turco (in lingua turca ottomana دَوْلَتِ عَلِيّهٔ عُثمَانِیّه, Devlet-i ʿAliyye-i ʿOsmâniyye; in turco moderno Osmanlı Devleti o Osmanlı İmparatorluğu, ufficialmente Sublime Stato ottomano[N 1]), è stato un impero transcontinentale esistito per 623 anni, dal 1299 al 1922, arrivando al suo apice a controllare buona parte dell'Europa sud-orientale, dell'Asia occidentale e del Nord Africa, e parti dell'Europa centrale e orientale. Fu uno degli imperi più vasti della storia e il più esteso del suo tempo, nel XVII secolo. Venne fondato, in continuità con il sultanato selgiuchide di Rum, alla fine del XIII secolo nell'Anatolia nordoccidentale dal guerriero Osman I. Successivamente al 1354 i successori di Osman attraversarono l'Europa e, con la conquista dei Balcani, i beilicati turchi d'Anatolia vennero trasformati in un impero transcontinentale. Nel 1453 gli Ottomani misero fine all'impero bizantino grazie alla conquista di Costantinopoli per opera di Maometto II il Conquistatore.

Tra il XVI e il XVII secolo, sotto il regno di Solimano il Magnifico, l'impero giunse all'apice del suo potere, diventando un'entità multietnica, multireligiosa e multiculturale, controllando un immenso territorio, esteso dai confini meridionali del Sacro Romano Impero, fin quasi alle periferie di Vienna e della Polonia a nord, fino allo Yemen e all'Eritrea a sud; dall'Algeria a ovest fino all'Azerbaigian a est, controllando la quasi totalità dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Nei secoli ben sette guerre turco-veneziane caratterizzarono i controversi rapporti tra l'impero ottomano e la Repubblica di Venezia, partner privilegiati nei commerci ma nemici perenni per il controllo del Mediterraneo e in particolare della Grecia.

Avendo Costantinopoli come capitale e un'enorme influenza sul Mediterraneo e sull'Oceano Indiano, l'impero fu una porta di scambi tra Oriente e Occidente. Anche dopo la morte di Solimano l'impero continuò a mantenere un'economia flessibile e forte per tutto il XVII e gran parte del XVIII secolo; tuttavia il lungo periodo di pace che andò dal 1740 al 1768 comportò un certo rallentamento nello sviluppo del suo sistema militare che divenne con il tempo più arretrato rispetto a quelli dei suoi rivali europei. Di conseguenza, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo gli Ottomani subirono gravi sconfitte militari che li indussero ad avviare un processo completo di riforma e modernizzazione dello Stato, noto come Tanzimat. Ciononostante l'impero andò incontro a un lento declino, che lo condusse verso un periodo di instabilità politica, e divenne l'oggetto di sfruttamento e speculazione territoriale da parte delle Potenze europee, così come una potenza economicamente arretrata.

Alleatisi con l'impero tedesco agli inizi del XX secolo nella speranza di sfuggire all'isolamento diplomatico che aveva contribuito alle sue recenti sconfitte, gli Ottomani non riuscirono a reggere l'evolversi della geopolitica mondiale del nuovo secolo. Il primo segnale di forte cedimento del longevo impero fu dato in occasione della guerra italo-turca del 1911-12, quando il giovane Regno d'Italia sconfisse il vetusto impero ottomano ottenendo il controllo della Tripolitania, della Cirenaica e del Dodecaneso. Fu l'inizio di una serie di eventi (guerre balcaniche) che portarono all'indebolimento e al crollo definitivo dell'impero a seguito della sconfitta nella Grande Guerra. Gli Ottomani combatterono infatti nella prima guerra mondiale dalla parte degli Imperi centrali; nonostante avessero dimostrato di poter reggere il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella rivolta araba, compromise irrimediabilmente la situazione politica. Durante questo periodo, il governo ottomano si macchiò di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto.

La successiva sconfitta dell'impero e l'occupazione di porzioni del suo territorio da parte delle potenze alleate all'indomani della guerra provocarono la perdita dei territori mediorientali, che furono divisi tra il Regno Unito e la Francia. La riuscita guerra d'indipendenza turca contro gli alleati occupanti portò all'abolizione del sultanato ottomano e all'emergere della Repubblica di Turchia nel cuore dell'Anatolia.

  1. ^ Peter Turchin, Jonathan M. Adams e Thomas D Hall, East-West Orientation of Historical Empires, in Journal of world-systems research, vol. 12, n. 2, dicembre 2006, p. 223, ISSN 1076-156X (WC · ACNP). URL consultato il 12 settembre 2016 (archiviato il 20 maggio 2019).
  2. ^ (EN) Rein Taagepera, Expansion and Contraction Patterns of Large Polities: Context for Russia, in International Studies Quarterly, vol. 41, n. 3, settembre 1997, p. 498, DOI:10.1111/0020-8833.00053, ISSN 0020-8833 (WC · ACNP), JSTOR 2600793.
  3. ^ Erickson, 2003, p. 59.
  4. ^ Osmanico, su treccani.it. URL consultato il 7 aprile 2021.
  5. ^ Antonio Calegari e Ugo Cuesta, La mezzaluna sul Mediterraneo: corsari e sultane, Bellavite, 2004, p. 12, ISBN 978-88-75-11021-5.
  6. ^ Hans Küng, Cristianesimo, Bur, 2013, p. 195, ISBN 978-88-58-64039-5.


Errore nelle note: Sono presenti dei marcatori <ref> per un gruppo chiamato "N" ma non è stato trovato alcun marcatore <references group="N"/> corrispondente


Developed by StudentB