Impero spagnolo | |
---|---|
(dettagli)
| |
Motto: Plus Ultra | |
Mappa diacronica dell'Impero spagnolo che mostra tutti i possedimenti della Spagna nel corso della sua storia | |
Dati amministrativi | |
Nome ufficiale | Monarquía española |
Lingue ufficiali | Lingua spagnola |
Lingue parlate | Castigliano, Catalano, Asturiano, Portoghese, Olandese, Italiano, Napoletano, Siciliano, Sardo, Francese, Quechua, Nāhuatl (principali) |
Inno | Marcha Real |
Capitale | Madrid |
Altre capitali | Burgos (1492) Toledo (1492-1561) e Valladolid (1601-1606) |
Dipendente da | Regno di Castiglia e León (1492-1516) Spagna asburgica (1516-1700) Spagna borbonica (1700-1808) Spagna napoleonica (1808-1813) Prima restaurazione borbonica (1814-1868) Governo provvisorio spagnolo (1868-1871) Spagna sabauda (1871-1873) Prima Repubblica spagnola (1873-1874) Seconda restaurazione borbonica (1874-1931) Seconda Repubblica spagnola (1931-1939) Spagna franchista (1939-1975) Spagna (1975-1976) |
Politica | |
Forma di Stato | Monarchia (1492-1873, 1874-1931 e 1975-1976) Repubblica (1873-1874 e 1931-1939) Dittatura militare monopartitica (1939-1975) |
Re di Spagna | Elenco |
Segretario di Stato (1700-1833) e Presidente del Consiglio dei ministri di Spagna (dal 1834) | Elenco |
Organi deliberativi | Cortes, Consiglio di Stato (principali) |
Nascita | 1492 con Ferdinando II e Isabella I di Castiglia |
Causa | Fine della Reconquista con la conquista di Granada e Scoperta dell’America |
Fine | 1976 con Juan Carlos |
Causa | Ritiro dal Sahara Spagnolo |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Penisola iberica, Americhe, Asia, Africa, Oceania |
Territorio originale | Castiglia |
Massima estensione | 14.750.000 km² (16.850.000 comprendendo la Louisiana francese annessa dal 1763 al 1800 e la rivendicazione sull'intera Patagonia; comprendendo anche la rivendicazione dell'antico territorio dell'Oregon 18.400.000) nel 1790 |
Popolazione | 60.000.000 nel 1790 |
Economia | |
Valuta | Real, Peseta |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Cattolica |
Religione di Stato | Cattolica |
Religioni minoritarie | Islam, Ebraismo |
Classi sociali | Nobiltà, Clero, Terzo stato |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Regno di Castiglia e León Corona d'Aragona Regno di Navarra Sultanato di Granada |
Succeduto da | Spagna |
Ora parte di | Spagna |
L'Impero spagnolo fu uno dei primi imperi coloniali della storia e uno dei più vasti di tutti i tempi.[1][2] Nato con la scoperta delle Americhe nel 1492, fu una superpotenza coloniale nel corso dell'età moderna, raggiungendo, nel XVIII secolo, una superficie di 18,4 milioni di km² e diventando uno degli imperi ad essere stato soprannominato "l'impero su cui non tramonta mai il sole". Perse il suo status di superpotenza nel corso del XIX secolo, dapprima con l’indipendenza delle colonie americane e poi con la guerra ispano-americana.
Fu una monarchia composita, governata prima dai Trastámara, successivamente dagli Asburgo, e infine dai Borbone di Spagna. Fu formato da Ferdinando II di Aragona e Isabella I di Castiglia nel 1492 a seguito della scoperta delle Americhe e della conquista di Granada, che mise fine alla Reconquista. Sotto Carlo V, la corona di Castiglia inviò i Conquistadores ad occupare larghe parti delle Americhe. Con la sua abdicazione nel 1556 a seguito del diffondersi della riforma protestante, Carlo lasciò il Sacro Romano Impero al fratello Ferdinando I, mentre la Spagna, le Fiandre e i possedimenti italiani andarono al figlio Filippo II. Filippo annesse poi dei territori nell'Asia orientale (che presero da lui il nome di Filippine) e divenne anche re del Portogallo e del suo impero a seguito di una crisi di successione. Diede quindi inizio al Siglo de Oro, che perdurò fino alla conclusione della guerra franco-spagnola e della guerra di restaurazione portoghese.
Con la guerra di successione spagnola, i Borbone divennero la casa Reale di Spagna e con i Decreti di Nueva Planta la Spagna divenne una nazione unitaria. Tuttavia la loro ascesa in Spagna non muta il declino spagnolo. I Paesi Bassi vengono perduti completamente, i domini italiani passano agli Asburgo d'Austria o ai Savoia, anche se nel 1735 riconquistano i regni di Napoli e di Sicilia dando vita a un ramo cadetto dei Borbone, e la Spagna stessa va numerose volte in bancarotta. Con l'invasione napoleonica nel 1808, l'intero impero spagnolo in Sudamerica si disgrega a fronte delle guerre d'indipendenza ispanoamericane. La Spagna mantenne frammenti del suo impero nei Caraibi (Cuba e Porto Rico); in Asia (Filippine), e in Oceania (Guam, Micronesia, Palau, e Marianne Settentrionali) fino alla guerra ispano-americana del 1898 (in Spagna nota come il disastro del '98).
La Spagna costituirà nel XIX secolo un secondo impero coloniale, in Africa, limitato a parte del Marocco, Sahara occidentale e Guinea equatoriale. Sarà il più modesto degli imperi europei, ma anche l'ultimo a essere perduto con la decolonizzazione. La partecipazione spagnola alla corsa all'Africa non rivestì un'importanza particolare: il Marocco fu mantenuto fino al 1956, mentre la Guinea e il Sahara rispettivamente fino al 1968 e al 1975.
Le isole Canarie, Ceuta, Melilla e le altre plazas de soberanía, ancora oggi territori d'oltremare spagnoli, sono quanto rimane dell'ex impero spagnolo.