Le incursioni mongole in Palestina ebbero luogo verso la fine delle crociate, successivamente ai temporanei successi delle invasioni mongole della Siria, nel 1260 e nel 1300. Dopo ciascuna invasione, per alcuni mesi i Mongoli dell'Ilkhanato furono in grado di lanciare alcuni attacchi a meridione, verso la Palestina, giungendo fino a Gaza. Gli attacchi furono portati da componenti abbastanza piccole dell'esercito mongolo, che si impegnarono nel saccheggio, nelle uccisioni e nella distruzione; i Mongoli non sembrarono, ad ogni modo, avere intenzione di integrare la Palestina nel sistema amministrativo mongolo, e pochi mesi dopo le invasioni siriane, le forze mamelucche tornarono dall'Egitto e rioccuparono l'area incontrando una debole resistenza.[1]