L'individualismo è una posizione morale, una filosofia politica, un'ideologia, o prospettiva sociale, che sottolinea il valore morale dell'individuo[1]. Gli individualisti promuovono l'esercizio del raggiungimento di alcuni obiettivi quali l'indipendenza e l'autonomia[2], opponendo, tuttavia, la più strenua resistenza agli intralci sui loro interessi, sia per la società che per qualsiasi altro gruppo o istituzione[2].
L'Individualismo rende l'individuo il suo punto di focalizzazione[1] e parte con il presupposto che l'individuo umano è di importanza primaria nella lotta per la liberazione. La libertà, nelle sue forme più svariate, è la sostanza fondamentale per molte di queste correnti. Il liberalismo classico, il libertarianismo, l'esistenzialismo e l'individualismo anarchico sono esempi di movimenti che prendono l'individuo umano come unità centrale per le analisi.[3]
È stato fatto uso del termine per denotare "La qualità di essere individuale; e quindi l'individualità"[2] riferendosi a possedere "una caratteristica individuale; una cattiva abitudine."[2] L'Individualismo è anche associato agli interessi artistici e bohème e a degli stili di vita in cui vi è una tendenza alla creazione e alla sperimentazione di sé stessi, in contrasto alla tradizione o alle opinioni e ai comportamenti della classe popolare[2][4] così come con le posizioni filosofiche ed etiche umaniste[5][6].