Insonnia | |
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Specialità | neurologia, psichiatria, neuroscienze e psicologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 307.42, 307.41, 327.0, 780.51 e 780.52 |
ICD-10 | F51.0 e G47.0 |
OMIM | 614163 |
MeSH | D007319 |
MedlinePlus | 000805 |
eMedicine | 1187829 |
«Chi soffre d'insonnia ha un unico desiderio: quello di dormire»
L'insonnia è un disturbo del sonno caratterizzato dall'incapacità di dormire, nonostante l'organismo ne abbia il reale bisogno fisiologico. Questo è associato a un cattivo funzionamento diurno, con sintomi quali stanchezza, irritabilità, difficoltà di apprendimento,[1] mancato consolidamento della memoria,[1] e una marcata perdita di interesse per lo svolgimento delle attività quotidiane.[2] Il tutto ha un impatto psicologico non indifferente. La sua polarità opposta è l'ipersonnia. Coloro che soffrono di insonnia lamentano di non essere in grado di prendere sonno o di dormire solo per pochi minuti, agitandosi nel letto durante la notte. Se l'insonnia dovesse prolungarsi per più di alcune notti di seguito può divenire "cronica" e causare un debito di sonno che è estremamente nocivo per la salute dell'insonne.
L'insonnia altera il naturale ciclo del sonno, che può risultare difficile da restaurare. Alcuni insonni cercano di dormire nel pomeriggio o durante la sera, con il risultato di ritrovarsi molto vigili all'ora di dormire, aggravando l'insonnia. Spesso, inconsapevolmente, si spinge il corpo fino al limite, al punto tale che la privazione del sonno provochi gravi problemi fisici e mentali.[3]