Insulina | |
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La struttura dell'insulina | |
Gene | |
HUGO | 6081 |
Locus | Chr. 11 p15.5 |
Proteina | |
Formula bruta o molecolare | C257H383N65O77S6 |
Massa molecolare (u) | 5807,570 |
Numero CAS | |
Codice ATC | A10 |
DrugBank | DB00030 |
OMIM | 176730 |
UniProt | P01308 |
Dati farmacologici | |
Categoria farmacoterapeutica | ormoni |
Modalità di somministrazione | sottocutanea |
Dati farmacocinetici | |
Legame proteico | 5% |
Metabolismo | degradata da un processo recettore-mediato |
Proprietà tossicologiche | |
DL50 (mg/kg) | 4000 unità/kg, ratto, i.v. |
Indicazioni di sicurezza | |
Frasi H | --- |
Consigli P | ---[1] |
L'insulina è un ormone peptidico dalle proprietà anaboliche, prodotto dalle cellule β delle isole di Langerhans all'interno del pancreas; è formata da due catene unite da due ponti solfuro: catena A di 21 amminoacidi e catena B di 30 amminoacidi.
Il nome “insulin”, dal latino insula, fu coniato da Edward Albert Sharpey-Schafer nel 1916 per un'ipotetica molecola prodotta da isole pancreatiche, le Isole di Langerhans. Sconosciuto a Sharpey-Schafer, Jean de Meyer introdusse un nome similare "insuline" nel 1909 per la stessa molecola.[2][3]
La sua funzione più nota è quella di regolatore dei livelli di glucosio ematico riducendo la glicemia mediante l'attivazione di diversi processi metabolici e cellulari. Ha inoltre un essenziale ruolo nella proteosintesi (sintesi proteica) assieme ad altri ormoni che sinergicamente partecipano a tale processo, tra cui l'asse GH/IGF-1, e il testosterone. L'ormone insulina ha anche funzione di lipogenesi, cioè lo stoccaggio di lipidi all'interno del tessuto adiposo.
Diversi produttori presentano diverse forme commerciali, differenti in composizione e modalità di azione: