L'intervallo PR, detto anche intervallo PQ viene misurato dall'inizio dell'onda P all'inizio del complesso QRS. I valori normali sono compresi fra 120 e 200 ms, che, su un tracciato con scorrimento della carta a 25 mm/s, corrispondono a 3 - 5 piccoli quadrati ovvero 3 - 5 mm[1]. Durante ritmo sinusale, l'intervallo PR indica il tempo necessario all'impulso elettrico a raggiungere il primo punto nel quale inizia l'attivazione dei ventricolo. Tale intervallo si accorcia leggermente quando la frequenza è più elevata. Ad uno studio elettrofisiologico endocavitario ben si osserva come l'intervallo PR sia la somma degli intervalli intervallo PA, intervallo AH e intervallo HV. Esso, quindi, rappresenta il tempo di conduzione dell'intero sistema di conduzione del cuore.
Tuttavia, se all'ECG non vi sono alterazioni della durata dell'onda P, che indichino disturbi della conduzione intra-atriale, ed allargamento del complesso QRS, l'intervallo PR può essere ritenuto una stima grossolana delle condizioni basali della conduzione del tessuto compreso fra la via nodale rapida ed il nodo atrioventricolare.