Intervento militare contro lo Stato Islamico

Disambiguazione – Se stai cercando l'intervento contro l'ISIS in Libia, vedi Seconda guerra civile in Libia.
Intervento militare contro l'ISIS
parte della guerra civile irachena e della guerra civile siriana
Mappa della guerra civile siriana e della guerra in Iraq.


     Controllato dai ribelli siriani


     Controllato dal governo siriano


     Controllato dal governo iracheno


     Controllato dal governo libanese


     Controllato da Hezbollah


     Controllato dall'ISIS


     Controllato dal Fronte al-Nusra


     Controllato dai curdi siriani


     Controllato dai curdi iracheni

Data8 agosto 2014 - in corso
(10 anni e 108 giorni)
LuogoIraq e Siria
CausaTerrorismo jihadista dell'ISIS e del Fronte al-Nusra
EsitoVittoria della coalizione in Medio Oriente
  • Migliaia di civili vengono uccisi dall'ISIS in Iraq[1][2]
  • Fine dello Stato Islamico di Al Baghdadi, ma non della sua attività terroristica.
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
  • Stato Islamico:

20 000-31 500 combattenti in Iraq e in Siria (stima da parte della CIA)[34] - 200 000 combattenti (stima del Governo regionale del Kurdistan iracheno)[35]
600 carri armati e 6 droni


  • Fronte al-Nusra:

10 000 combattenti

  • Gruppo Khorasan:
50 combattenti
Perdite
Repubblica dell'Iraq:

34.000+ uccisi e 13.000+ feriti Siria Repubblica araba siriana: 8.000+ soldati uccisi Amministrazione autonoma del Kurdistan siriano della Siria settentrionale e orientale: 11.000+ combattenti uccisi Regione del Kurdistan Kurdistan iracheno: 1.500+ combattenti uccisi 6.000+ combattenti feriti 52 combattenti dispersi Egitto: 700 forze di sicurezza uccise Ciad: 101 militari uccisi Nigeria: 48 militari uccisi Iran: 35 militari uccisi Stati Uniti: 71 militari uccisi 74 militari feriti Camerun: 6 militari uccisi Turchia: 5 militari uccisi Niger: 9 militari uccisi Arabia Saudita: 3 guardie di frontiera uccise Russia: 93 militari uccisi Canada: 1 militare ucciso Francia: 2 militari uccisi Regno Unito: 3 militari uccisi Giordania:

1 militare giustiziato
Oltre 80.000 uccisi e oltre 33.000 bersagli distrutti o danneggiati durante l'intervento guidato dagli americani in Iraq e Siria.

1.500-2.500 uccisi in Libia 974 uccisi nelle Filippine 300 morti in Afghanistan

131+ uccisi in Egitto.
Almeno 28.000 civili iracheni uccisi dall'ISIL [125] [166] [167]
11.800 civili uccisi dagli attacchi aerei della Coalizione in Iraq e Siria [168] [169]
8.036 civili uccisi da attacchi aerei russi in Siria [170] Almeno 5.939 civili uccisi dall'ISIL in Siria [170] 7 civili uccisi da attacchi aerei in Libia [171][36]
Voci di operazioni militari presenti su Wikipedia

L'intervento militare contro lo Stato Islamico dell'Iraq e del Levante,[37] condotto dalla coalizione contro lo Stato Islamico o coalizione contro l'ISIS, è un intervento militare internazionale nella guerra civile irachena e nella guerra civile siriana contro lo Stato Islamico in Iraq e Siria. L'intervento mira a interdire l'espansione dei gihadisti salafiti del cosiddetto Stato Islamico, che hanno preso il controllo nel corso del 2014 di città quali Raqqa in Siria, Falluja, Mosul e Tikrit in Iraq.

Gli Stati Uniti hanno cominciato attacchi aerei in Iraq dall'8 agosto del 2014 e in Siria dal 23 settembre, e hanno formato una coalizione di numerosi Paesi occidentali e arabi.[38][39][40] L'intervento militare a guida statunitense consiste in attacchi aerei contro obiettivi dello Stato Islamico, condotti per lo più dagli Stati Uniti, e in assistenza militare (armi e addestratori) al governo iracheno, al Kurdistan iracheno, al Kurdistan siriano e ad alcuni gruppi armati dell'opposizione siriana.[41] Gli Stati Uniti hanno anche attaccato il Fronte al-Nusra in Siria, in particolare la sua cellula chiamata gruppo Khorasan.

Hanno condotto attacchi aerei in Iraq o Siria gli Stati Uniti, la Francia, il Regno Unito, i Paesi Bassi, il Belgio, la Danimarca, l'Australia, il Canada, e paesi arabi quali la Giordania, il Marocco, l'Arabia Saudita, il Qatar, il Bahrein e gli Emirati Arabi Uniti.[42] Germania, Italia, Spagna e altri stati si sono limitati a un sostegno militare e logistico. Nel corso del primo anno di intervento militare, tra agosto 2014 e agosto 2015, gli Stati Uniti hanno realizzato il 68% dei 3 683 attacchi aerei della coalizione in Iraq e il 95% dei 2 306 attacchi aerei in Siria.[43]

Indipendentemente dalla coalizione arabo-occidentale, sono intervenuti militarmente contro l'ISIS e in sostegno dei governi iracheno e siriano l'Iran, che ha schierato truppe in combattimento in Iraq e in Siria, e la Russia, con attacchi aerei in Siria incominciati il 30 settembre 2015. A differenza di Iran e Russia, la coalizione arabo-occidentale non appoggia il governo siriano e sostiene invece l'opposizione siriana moderata.[30]

  1. ^ Iraq 2014: Civilian deaths almost doubling year on year, in IBC, 1º gennaio 2015.
  2. ^ Iraq 2015: A Catastrophic Normal, in IBC, 1º gennaio 2016.
  3. ^ Australia says it is deploying warplanes to join Iraq campaign, su The Daily Telegraph, Yahoo, 22 settembre 2014. URL consultato il 22 settembre 2014.
  4. ^ Jason Om, Federal Cabinet gives go ahead to RAAF air strikes on Islamic State in Syria, in ABC News, 9 settembre 2015. URL consultato il 10 ottobre 2015.
  5. ^ Canada plans to expand air strikes against IS militants, su bbc.com, BBC, 24 marzo 2015. URL consultato il 24 marzo 2015.
  6. ^ Islamic State: France ready to launch Iraq air strikes, su bbc.com, BBC, 18 settembre 2014. URL consultato il 18 settembre 2014.
  7. ^ France bombs Isis depot in Iraq, su The Guardian, 21 settembre 2014. URL consultato il 19 settembre 2014.
  8. ^ RAF jets sent on Iraqi combat mission, in BBC News, 27 settembre 2014. URL consultato il 21 ottobre 2014.
  9. ^ Syria air strikes conducted by UK military pilots, BBC News, 17 luglio 2015. URL consultato il 24 luglio 2015.
  10. ^ UK troops to train moderate Syrian opposition, su gov.uk, Ministry of Defence, 26 marzo 2015.
  11. ^ Jordan carries out air strikes in Iraq, killing 55 IS militants, in i24news, 4 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2015).
  12. ^ Morocco is the latest Arab nation to respond to an American appeal for more firepower, sending several F-16s to the fight [1]
  13. ^ Morocco is to send F-16s to attack the militants under the US-led operation [2]
  14. ^ Officials said the North African kingdom has agreed to join the U.S.-led coalition air strikes against ISIL positions in Iraq and Syria. Copia archiviata, su worldtribune.com. URL consultato il 15 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2014).
  15. ^ Moroccan F-16 Carry Out Airstrikes Against ISIS, su Morocco World News.
  16. ^ Syria conflict: German MPs vote for anti-IS military mission, in BBC News, 4 dicembre 2015.
  17. ^ Germany joins anti-Isis military campaign, in theguardian, 4 dicembre 2015.
  18. ^ German parliament approves anti-IS Bundeswehr mission in Syria, in Deutsche Welle, 4 dicembre 2015.
  19. ^ a b Operation Inherent Resolve, in U.S. Department of Defense.
  20. ^ a b Which Countries Are Doing What in the ISIS Coalition?, in NBC News, 26 settembre 2014.
  21. ^ (EN) Battling 'IS': Dutch, Belgium prepare to send F-16s, su arabia.msn.com, National Health Service, 24 settembre 2014. URL consultato il 27 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2014).
  22. ^ Denmark, Isis, in The Huffington Post, 9 settembre 2014.
  23. ^ (EN) Sweden rejects calls for military support to Iraq, su thelocal.se, The Local Europe AB, 15 agosto 2014. URL consultato il 27 dicembre 2015 (archiviato il 30 giugno 2015).
  24. ^ Dutch send fighter jets to strike Iraq, Yahoo.
  25. ^ Sarah Young, Britain ready to supply Kurds with arms, Reuters, 15 agosto 2014. URL consultato il 18 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2014).
  26. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Italia
  27. ^ España desplegará 300 militares en Nasiriya para entrenar tropas de Irak, in El País, 22 ottobre 2014.
  28. ^ U.S.-led airstrikes on ISIS in Syria: Who's in, who's not, in CNN, 2 ottobre 2014.
  29. ^ Turkey bombs Islamic State targets in Syria, in BBC News, 24 luglio 2015.
  30. ^ a b U.S., allies short on options as Russia, Iran flex muscle in Syria, in Reuters, 2 ottobre 2015. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2015).
  31. ^ Tehran's Boots on the Ground, in Foreign Policy, 10 settembre 2014.
  32. ^ Hezbollah chief admits his militia is fighting in Iraq, in Al Arabiya, 16 febbraio 2015.
  33. ^ Syria crisis: Russian air strikes against Assad enemies, in BBC News, 30 settembre 2015.
  34. ^ ISIS can 'muster' between 20,000 and 31,500 fighters, CIA says, in CNN. URL consultato il 15 novembre 2015.
  35. ^ ISIS militants have army of 200,000, claims senior Kurdish leader, su ElBalad. URL consultato il 16 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2014).
  36. ^ Civilian and ‘friendly fire’ casualties, in Airwars. URL consultato il 3 marzo 2016.
  37. ^ France 24: Deux branches d’Al-Qaïda appellent les jihadistes à s’unir contre la coalition anti-EI, su france24.com. URL consultato il 23 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2015).
  38. ^ Les États-Unis bombardent des positions d'artillerie de l'État islamique en Irak, in Le Figaro, 8 agosto 2014.
  39. ^ Etat islamique: les Etats-Unis se félicitent des premières frappes en Syrie, in Le Parisien, 23 settembre 2014.
  40. ^ Lutte contre Daech: la coalition des 22 réunie à Washington en quête d'une stratégie, in Le Parisien, 14 ottobre 2014.
  41. ^ (FR) SYRIE. L'État islamique prend trois quartiers de Kobané, su tempsreel.nouvelobs.com, Le Nouvel Observateur avec AFP.
  42. ^ François Hollande annonce un « soutien aérien » en Irak
  43. ^ One-Year Anniversary of Operation Inherent Resolve, in Council on Foreign Relations, 12 agosto 2014. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2016).

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