34.000+ uccisi e 13.000+ feriti
Siria Repubblica araba siriana:
8.000+ soldati uccisi
Amministrazione autonoma del Kurdistan siriano della Siria settentrionale e orientale:
11.000+ combattenti uccisi
Regione del Kurdistan Kurdistan iracheno:
1.500+ combattenti uccisi
6.000+ combattenti feriti
52 combattenti dispersi
Egitto:
700 forze di sicurezza uccise
Ciad:
101 militari uccisi
Nigeria:
48 militari uccisi
Iran:
35 militari uccisi
Stati Uniti:
71 militari uccisi
74 militari feriti
Camerun:
6 militari uccisi
Turchia:
5 militari uccisi
Niger:
9 militari uccisi
Arabia Saudita:
3 guardie di frontiera uccise
Russia:
93 militari uccisi
Canada:
1 militare ucciso
Francia:
2 militari uccisi
Regno Unito:
3 militari uccisi
Giordania:
1 militare giustiziato
Oltre 80.000 uccisi e oltre 33.000 bersagli distrutti o danneggiati durante l'intervento guidato dagli americani in Iraq e Siria.
1.500-2.500 uccisi in Libia
974 uccisi nelle Filippine
300 morti in Afghanistan
131+ uccisi in Egitto.
Almeno 28.000 civili iracheni uccisi dall'ISIL [125] [166] [167] 11.800 civili uccisi dagli attacchi aerei della Coalizione in Iraq e Siria [168] [169] 8.036 civili uccisi da attacchi aerei russi in Siria [170] Almeno 5.939 civili uccisi dall'ISIL in Siria [170] 7 civili uccisi da attacchi aerei in Libia [171][36]
L'intervento militare contro lo Stato Islamico dell'Iraq e del Levante,[37] condotto dalla coalizione contro lo Stato Islamico o coalizione contro l'ISIS, è un intervento militare internazionale nella guerra civile irachena e nella guerra civile siriana contro lo Stato Islamico in Iraq e Siria. L'intervento mira a interdire l'espansione dei gihadistisalafiti del cosiddetto Stato Islamico, che hanno preso il controllo nel corso del 2014 di città quali Raqqa in Siria, Falluja, Mosul e Tikrit in Iraq.
Gli Stati Uniti hanno cominciato attacchi aerei in Iraq dall'8 agosto del 2014 e in Siria dal 23 settembre, e hanno formato una coalizione di numerosi Paesi occidentali e arabi.[38][39][40] L'intervento militare a guida statunitense consiste in attacchi aerei contro obiettivi dello Stato Islamico, condotti per lo più dagli Stati Uniti, e in assistenza militare (armi e addestratori) al governo iracheno, al Kurdistan iracheno, al Kurdistan siriano e ad alcuni gruppi armati dell'opposizione siriana.[41] Gli Stati Uniti hanno anche attaccato il Fronte al-Nusra in Siria, in particolare la sua cellula chiamata gruppo Khorasan.
Indipendentemente dalla coalizione arabo-occidentale, sono intervenuti militarmente contro l'ISIS e in sostegno dei governi iracheno e siriano l'Iran, che ha schierato truppe in combattimento in Iraq e in Siria, e la Russia, con attacchi aerei in Siria incominciati il 30 settembre 2015. A differenza di Iran e Russia, la coalizione arabo-occidentale non appoggia il governo siriano e sostiene invece l'opposizione siriana moderata.[30]
^Morocco is the latest Arab nation to respond to an American appeal for more firepower, sending several F-16s to the fight [1]
^Morocco is to send F-16s to attack the militants under the US-led operation [2]
^Officials said the North African kingdom has agreed to join the U.S.-led coalition air strikes against ISIL positions in Iraq and Syria. Copia archiviata, su worldtribune.com. URL consultato il 15 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2014).
^(EN) Battling 'IS': Dutch, Belgium prepare to send F-16s, su arabia.msn.com, National Health Service, 24 settembre 2014. URL consultato il 27 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2014).
^Denmark, Isis, in The Huffington Post, 9 settembre 2014.
^ Sarah Young, Britain ready to supply Kurds with arms, Reuters, 15 agosto 2014. URL consultato il 18 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2014).
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