In chimica, più specie si dicono isoelettroniche quando possiedono lo stesso numero di elettroni di valenza[1] e la stessa struttura, pur contenendo atomi diversi. In base a questa definizione,[2] contenuta nel Compendium of Chemical Terminology pubblicato dalla IUPAC, alcuni esempi di specie isoelettroniche sono:
Specie come CO2 e SiO2 non sono invece considerate isoelettroniche, pur avendo entrambe 16 elettroni di valenza, dato che la struttura è differente: CO2 è una molecola lineare, mentre SiO2 forma un reticolo infinito dove il silicio è tetracoordinato.