Isola di Rattanakosin | |
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Il Grande Palazzo Reale visto da Thonburi | |
Geografia fisica | |
Localizzazione | Bangkok |
Coordinate | 13°45′N 100°30′E |
Superficie | 3.88 km² |
Geografia politica | |
Stato | Thailandia |
Regione | Thailandia Centrale |
Zona amministrativa a statuto speciale | Bangkok |
Distretto | Phra Nakhon |
Cartografia | |
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L'isola di Rattanakosin (in lingua thai: เกาะรัตนโกสินทร์, trascrizione IPA: /kɔʔ rattaˈnakoˈsin/) è il centro storico di Bangkok, la capitale della Thailandia,[2] ed è il nucleo attorno a cui è stata costruita l'odierna metropoli. La sua superficie è di circa 3,88 km²[1] e copre la maggior parte del distretto Phra Nakhon; è circondata ad ovest e a sud da un'ansa del fiume Chao Phraya, mentre a nord e ad est vi sono due canali artificiali collegati tra loro che in origine furono scavati come fossato a difesa della città.
Fu creata alla fine del XVIII secolo da re Rama I, fondatore della dinastia Chakri il cui decimo sovrano Rama X tuttora regna nel Paese. Rama I fondò il nuovo Stato e sull'isola costruì la capitale, a cui diede sia il nome Rattanakosin sia un lungo nome cerimoniale la cui abbreviazione, Krung Thep Maha Nakhon, è tuttora il nome ufficiale della città. In occidente è invece ancora conosciuta come Bangkok, che deriva dal nome del villaggio preesistente. Al pari dei precedenti regni siamesi di Sukhothai, Ayutthaya e Thonburi, lo Stato prese il nome della capitale e fu chiamato Regno di Rattanakosin fino alla rivoluzione siamese del 1932, quando il re Rama VII fu costretto a concedere la costituzione e lo Stato mantenne l'antico nome alternativo con cui era conosciuto: Regno del Siam.