Italia dei Valori | |
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Segretario | Ignazio Messina |
Stato | Italia |
Sede | Via Carlo Goldoni, 9 90145 Palermo |
Abbreviazione | IdV |
Fondazione | 21 marzo 1998 27 aprile 2000 (ricostituzione) |
Partito | I Dem (1999-2000) Noi con l'Italia (2022-2023) Noi Moderati (dal 2023) |
Ideologia | Anti-corruzione[1] Legalitarismo[2] Liberalismo sociale[3][4][5][6][7][8] Populismo[9][10][11] |
Collocazione | Centro[1][12][13][14][15] |
Coalizione | L'Unione (2004-2008) Centro-sinistra 2008 (2008-2011) Rivoluzione Civile (2012-2013) Centro-sinistra 2018 (2017-2018) Noi moderati (2022) |
Gruppo parl. europeo | ALDE (2004-2014) |
Seggi Camera | 0 / 400
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Seggi Senato | 0 / 200
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Seggi Europarlamento | 0 / 76
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Seggi Consigli regionali | 0 / 896
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Testata | Orizzonti Nuovi (2002-2013) |
Organizzazione giovanile | Giovani dell'Italia dei Valori (2003-2010) |
Sito web | www.italiadeivalori.it/ |
L'Italia dei Valori (abbr. IdV), precedentemente conosciuto come Italia dei Valori - Lista Di Pietro, è un partito politico italiano fondato a Sansepolcro il 21 marzo 1998 da Antonio Di Pietro,[16][17][18] ex magistrato fra i protagonisti dell'indagine dei primi anni 1990 denominata Mani pulite che portò alla luce un sistema di potere politico nazionale basato sulla corruzione.
Dopo una breve adesione a I Democratici, il partito si ricostituì come partito autonomo il 27 aprile 2000. A seguito della partecipazione solitaria alle elezioni politiche del 2001, aderì all'alleanza di centro-sinistra, partecipando alle elezioni all'interno della coalizione dell'Unione di Romano Prodi nel 2005 e nel 2006 ed alle elezioni del 2008 in coalizione col Partito Democratico. Nelle elezioni del 2013 si alleò invece con le forze alla sinistra del PD nella lista Rivoluzione Civile.
Durante l'esecutivo nazionale del 3 ottobre 2014 a Sansepolcro, la linea di Di Pietro venne bocciata e fu votata al 95% quella del Segretario Nazionale Ignazio Messina per riportare l'Italia dei Valori nell'alleanza di centro-sinistra. Di Pietro prese atto e abbandonò il partito.
Al livello europeo aderiva al Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa[19] e i suoi europarlamentari erano quindi iscritti al Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa.