Joint Direct Attack Munition | |
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GBU-31/32 Joint Direct Attack Munition (JDAM) | |
Descrizione | |
Tipo | Sistema di guida per bombe a caduta libera |
Impiego | Supporto aereo, interdizione, contraerea offensiva, soppressione antiaerea nemica |
Sistema di guida | GPS e Guida inerziale |
Costruttore | Boeing |
Impostazione | 1992 |
In servizio | 1999 |
Utilizzatore principale | Stati Uniti, Israele, Danimarca, Italia, Australia, Norvegia, Paesi Bassi, Singapore, Cile, Arabia Saudita, Corea del Sud |
Costo | 21 000 $ (2004) |
Peso e dimensioni | |
Peso | 225 - 900 kg |
Lunghezza | 3,0 – 3,9 m |
Larghezza | 483 – 635 mm |
Prestazioni | |
Gittata | dipendente da velocità e altitudine (tipicamente, fino a 28 km) |
Tangenza | 13 700 m |
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I Joint Direct Attack Munition (JDAM) sono sistemi in grado di trasformare bombe a caduta libera in bombe guidate. Le bombe equipaggiate con il JDAM diventano infatti armi guidate ognitempo grazie a un sistema di guida inerziale accoppiato a un ricevitore Global Positioning System (GPS), in grado di operare nel raggio di 28 km dal punto di partenza. Il nome "joint" (congiunto in inglese) deriva dal fatto che lo sviluppo del sistema di guida è stato sviluppato unitamente dalla United States Air Force e dalla United States Navy. I JDAM sono stati ideati come miglioramento rispetto alle teste di guida per le bombe a guida laser o a guida infrarossa, che possono fornire scarse prestazioni di precisione in presenza di cattivo tempo, sebbene alcuni sistemi di guida laser vengono aggiunti ai kit JDAM.[1]
Le munizioni risultanti sono più economiche rispetto alle bombe LGB a guida laser, in quanto il kit JDAM costa circa 20 000 dollari contro i 100 000 delle LGB. Il kit JDAM consiste di una sezione montata sulla coda della bomba con superfici di controllo aerodinamico e una sezione contenente il sistema di guida inerziale e GPS.
L'acronimo JDAM è stato coniato dalla Boeing, prima sviluppatrice in assoluto di questo tipo di sistema d'arma su scala industriale, ma recentemente con questo termine si comincia ad indicare tutte quelle bombe che sfruttano lo stesso concetto, prodotte anche da altri costruttori.