Jacob van Loo

Autoritratto di Jacob van Loo, ca. 1660.

Jacob van Loo (Sluis, 1614Parigi, 26 novembre 1670) è stato un pittore olandese del Secolo d'oro, attivo principalmente ad Amsterdam e, dopo il 1660, a Parigi. Van Loo è noto per i suoi raggruppamenti di personaggi intenti a conversare, particolarmente per le sue scene mitologiche e bibliche generalmente attribuite al genere della pittura storica. Fu celebrato specialmente per la qualità dei suoi nudi al punto che, durante la sua vita, si diceva che soprattutto le sue figure femminili fossero considerate superiori e più popolari di quelle del suo contemporaneo e concorrente di Amsterdam, Rembrandt.[1][2] Nel 1663, tre anni dopo essere fuggito a Parigi, Jacob van Loo fu accettato nell'Académie royale de peinture et de sculpture.[3]

Benché anche suo padre dipingesse, il successo di Jacob fece sì che egli fosse per sempre designato come il fondatore della famiglia di pittori Van Loo; una dinastia che fu influente nella pittura francese ed europea dal XVII all'inizio del XIX secolo.[1]

  1. ^ a b Matthew A.M. Pilkington, A General Dictionary of Painters, II, Londra, 182, p. 485.
  2. ^ Eric Jan Sluijter, Rembrandt and the Female Nude, Amsterdam University Press, 2006, p. 245.
  3. ^ Hans Joachim Raupp, Historien und Allegorien: Niederlaendische Malerei des 17. Jahrhunderts, Lit Verlag Muenster, 2010, p. 220.

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