Jacques-Germain Soufflot (Irancy, 22 luglio 1713 – Parigi, 29 agosto 1780) è stato un architetto francese.
Fu tra i principali esponenti del Neoclassicismo francese.
Studiò per sette anni a Roma dal 1731 al 1738, entrando nel 1734 all'Accademia di Francia a Roma, per poi ritornare in Francia dove, dopo la metà del secolo, realizzò la chiesa parigina di Ste-Geneviève, successivamente nota come il Panthéon e dove lui stesso riposa dal 1829. Tale progetto però fu notevolmente criticato nonché più volte rimaneggiato. Infatti, in fase di costruzione si notarono, ben presto, delle discrepanze ed insoliti cedimenti strutturali. L'idea dell'architetto era, seppur insolita, assolutamente valida, peccato che il lotto su cui doveva ergersi l'intera opera, risultasse eccessivamente sabbioso. Si decise comunque di procedere alla costruzione (1764), pensando ingenuamente che apportando qua e là degli accorgimenti di tipo statico, fossero sufficienti a rendere la struttura meno massiccia. I tamponamenti con elementi più leggeri, i tondini di ferro opportunamente inseriti nella pietra, risultarono una delle tante soluzioni vincenti. Ancora oggi però il Pantheon di Parigi è costantemente monitorato, causa principe appunto la sua labile staticità. Modificò, inoltre, l'altare della chiesa di San Bruno delle Certose di Lione, già realizzato da Giovanni Niccolò Servandoni nel 1736.
Soufflot fu iniziato in Massoneria nella Loggia L'Aigle de Saint-Jean di Joigny, nell'Yonne[1].