Jan Sajdak (Burzyn, 26 febbraio 1882 – Poznań, 22 aprile 1967) è stato un filologo classico e bizantinista polacco docente dell'Università Jagellonica (1912-1916), poi professore all'Università di Leopoli (1917 -1919) e all'Università di Poznań (1919-1933 e dal 1946), dove fondò il Dipartimento di Filologia Classica e di cui fu rettore nel 1931-1932.
Jan Sajdak era membro dell'Accademia polacca della cultura; negli anni 1918-1920 ha curato "Eos" (una rivista scientifica dedicata alla filologia classica, fondata nel 1894 a Leopoli dal prof. Ludwik Ćwikliński); curatore dell'edizione in più volumi degli "Scritti dei Padri della Chiesa, a cura del prof. dr Jan Sajdak" e numerosi lavori scientifici nel campo della patristica (in particolare per quanto riguarda Gregorio di Nazianzo e Tertulliano); ideatore (insieme al prof. Witold Klinger) della cosiddetta scuola di filologia di Poznań; fu autore di numerose opere sugli studi bizantini. Il 5 febbraio 1909 conseguì il dottorato all'Università Jagellonica discutendo la tesi Quaestiones Naziazenicae. Pars prima. Quae ratio inter Gregorium Nazianzenum e Maximum Cynicum intercedat. Insieme al prof. Leon Sternbach ha raccolto materiali per la pubblicazione di scoliasti e commentatori sugli scritti di Gregorio di Nazianzo nelle biblioteche di Venezia, Roma, Montecassino, Napoli e Milano. Su consiglio del prefetto della Biblioteca Ambrosiana e Vaticana Ambrogio Damiano Achille Ratti (poi papa Pio XI) si recò all'abbazia di Montecassino nella primavera del 1912. Lì scrisse la sua tesi di abilitazione De codicibus graecis in Monte Cassino (Cracovia, 1913). Ha realizzato la prima traduzione completa al mondo della poesia bizantina in una lingua moderna, il tedesco. Su richiesta del Comitato editoriale degli scritti greci dei Padri della Chiesa del IV secolo - istituito dall'Accademia polacca della cultura - ha lavorato nelle biblioteche di Vienna, Basilea, Parigi, Londra, Oxford, Monaco di Baviera e Berlino.