Janet Jagan | |
---|---|
6º Presidente della Guyana | |
Durata mandato | 19 dicembre 1997 – 11 agosto 1999 |
Vice | Sam Hinds Bharrat Jagdeo |
Predecessore | Sam Hinds |
Successore | Bharrat Jagdeo |
Primo ministro della Guyana | |
Durata mandato | 17 marzo 1997 – 19 dicembre 1997 |
Presidente | Sam Hinds |
Predecessore | Sam Hinds |
Successore | Sam Hinds |
First lady della Guyana | |
Durata mandato | 9 ottobre 1992 – 6 marzo 1997 |
Presidente | Cheddi Jagan |
Predecessore | Joyce Hoyte |
Successore | Yvonne Hinds |
Segretario generale del Partito Progressista del Popolo | |
Durata mandato | 1950 – 1970 |
Predecessore | carica istituita |
Successore | Cheddi Jagan |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Progressista del Popolo |
Università | Wayne State University |
Professione | Infermiera Giornalista |
Firma |
Janet Rosalie Rosenberg, poi Roberts,[1] coniugata Jagan (Chicago, 22 ottobre 1920 – Georgetown, 28 marzo 2009), è stata una politica e statista guyanese di origine statunitense.
Di simpatie comuniste fin da giovane, si sposò con l'attivista guyanese Cheddi Jagan nel 1943. Dopo essere emigrata nella Guyana britannica, divenne una delle principali figure di riferimento della lotta per l'indipendenza del Paese dall'Impero britannico, nonostante i tentativi di destabilizzazione statunitensi. Ottenuta l'indipendenza della Guyana nel 1966, Janet Jagan divenne una dei maggiori esponenti politici nazionali; dopo l'assunzione del potere da parte del dittatore Forbes Burnham, lei e il marito furono tra i leader dell'opposizione.
Alla morte di Burnham, il regime proseguì sotto la guida di Desmond Hoyte. Quando questi perse il potere, nel 1992 si tennero libere elezioni che condussero Cheddi Jagan alla carica di presidente del Paese, portando Janet a divenire la first lady. Quando il marito morì improvvisamente nel 1997, dopo una breve parentesi al potere di Sam Hinds, Janet Jagan venne nominata nuova presidente della Guyana, nonostante la feroce opposizione dell'ex-presidente Hoyte. Fu la prima donna a ricoprire l'incarico di capo di Stato nel suo Paese e la seconda nell'intero Sudamerica, dopo Isabelita Peron in Argentina.[2][3]
Rimase in carica dal dicembre 1997 all'agosto 1999, cercando di raggiungere, durante tutto il suo mandato, la pacificazione sociale della Guyana, divisa dal costante conflitto razziale tra le componenti etniche afro-guyanesi e indo-guyanesi, per ottenere la quale cercò di accordarsi col rivale Hoyte. Fu costretta a dimettersi dal suo incarico nel 1999, dopo un anno e mezzo di governo, a causa delle precarie condizioni di salute, morendo infine nel 2009. È considerata un'importante figura dell'era della decolonizzazione della seconda metà del Novecento, così come una delle maggiori femministe sudamericane del XX secolo.