Jimi Hendrix | |
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Jimi Hendrix nel 1967 | |
Nazionalità | Stati Uniti |
Genere | Rock psichedelico[1][2][3] Blues rock[1][4][5] |
Periodo di attività musicale | 1962 – 1970 |
Strumento | chitarra, voce, basso, pianoforte |
Gruppi | The Isley Brothers, Curtis Knight & the Squires, Jimmy James & the Blue Flames, The Jimi Hendrix Experience, Gipsy Sun and Rainbows, Band of Gypsys |
Album pubblicati | 7 |
Studio | 3 |
Live | 2 |
Raccolte | 2 |
Sito ufficiale | |
James Marshall "Jimi" Hendrix, all'anagrafe Johnny Allen Hendrix (Seattle, 27 novembre 1942 – Londra, 18 settembre 1970), è stato un chitarrista e cantautore statunitense.
È stato uno dei principali innovatori nell'uso della chitarra elettrica nella musica rock: durante la sua breve carriera è stato un precursore per le future evoluzioni della musica rock attraverso un'inedita fusione di blues, rhythm and blues, soul, hard rock, psichedelia, e verso l'ultimo periodo, anche di jazz.[6]
Secondo la classifica stilata nel 2011 dalla rivista Rolling Stone, è stato il più grande chitarrista nella storia della musica rock, ed è al primo posto della lista dei 100 migliori chitarristi secondo la Rolling Stone, precedendo grandi chitarristi come Eric Clapton, Jimmy Page, Eddie Van Halen, Carlos Santana o Mark Knopfler (ad esempio).[7][8]
Due sue esibizioni, in particolare, sono entrate nell'immaginario collettivo: il suo esordio al festival di Monterey del 1967, in cui concluse la performance dando fuoco sul palco alla sua chitarra, e la chiusura del festival di Woodstock del 1969, durante la quale diede una originale reinterpretazione dell'inno nazionale statunitense,[9] The Star-Spangled Banner.
È stato introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1992.[10]