John Day, scritto anche Daye (1522 – Saffron Walden, 23 luglio 1584), è stato un tipografo inglese, specializzato nella stampa di letteratura protestante, oltre che di libri religiosi popolari come sillabari, sermoni e raccolte di salmi. La sua fama è legata alla stampa del Libro dei Martiri di Foxe, considerato il libro più grande e tecnicamente più avanzato della stampa inglese del XVI secolo[1].
Day iniziò la sua professione durante il regno di Edoardo VI, quando le restrizioni alla stampa furono allentate e il Lord Protettore Edward Seymour si adoperò per incentivare la stampa e alla diffusione di materiale propagandistico a favore della Riforma anglicana. Day fu anche fra i pochi editori protestanti a rimanere attivo durante il regno della regina Maria I, la quale, decisa a ripristinare il cattolicesimo in Inghilterra, spinse diversi protestanti a fuggire sul continente. Per le sue attività, Day fu imprigionato alla fine del 1554, venendo liberato dopo circa un anno[2]. Favorito da potenti cortigiani elisabettiani, come William Cecily, Robert Dudley e Matthew Parker, Day si assicurò il monopolio su alcuni dei più importanti testi protestanti del periodo, come il Libro dei Martiri di John Foxe, The ABC with Little Catechism e The Whole Booke of Psalmes[3].
A causa della sua abilità tecnica, pari al suo senso degli affari, Day è stato definito "il maestro stampatore della Riforma"[4].