San John Henry Newman, C.O. | |
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John Everett Millais, John Newman (1881); olio su tela, 121,3x95,3 cm, National Portrait Gallery, Londra | |
Cardinale di Santa Romana Chiesa | |
Nascita | 21 febbraio 1801 a Londra |
Morte | 11 agosto 1890 (89 anni) ad Edgbaston |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | Birmingham, 19 settembre 2010 da papa Benedetto XVI |
Canonizzazione | Piazza San Pietro, 13 ottobre 2019 da papa Francesco |
Santuario principale | Oratorio di Edgbaston |
Ricorrenza | 9 ottobre |
Patrono di | Ordinariato personale di Nostra Signora di Walsingham |
John Henry Newman, C.O. cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Il cardinale Newman fotografato il 13 maggio 1890, tre mesi prima della morte | |
Cor ad cor loquitur | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 21 febbraio 1801 a Londra |
Ordinato presbitero | 30 maggio 1847 dal cardinale Giacomo Filippo Fransoni |
Creato cardinale | 12 maggio 1879 da papa Leone XIII |
Deceduto | 11 agosto 1890 (89 anni) ad Edgbaston |
John Henry Newman (Londra, 21 febbraio 1801 – Edgbaston, 11 agosto 1890) è stato un cardinale, teologo e filosofo inglese, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.
Già presbitero anglicano, visse con disagio la fase di secolarismo in cui si trovava la Chiesa d'Inghilterra nel XIX secolo: entrato a far parte del Movimento di Oxford, ne divenne uno degli animatori. Convertitosi al cattolicesimo, fu di nuovo ordinato prete nella Chiesa cattolica, impiantando sul suolo britannico la società di vita apostolica degli Oratoriani, di cui aveva deciso di essere membro.[1]
Elevato al cardinalato nel 1879 da Leone XIII, morì nel 1890. Beatificato il 19 settembre 2010 da papa Benedetto XVI, è stato proclamato santo il 13 ottobre 2019 da papa Francesco.
Particolarmente osteggiato da una parte della gerarchia cattolica del suo tempo, per la decisa convinzione che anche i laici dovessero partecipare alla vita della Chiesa[2], fu invece considerato uno dei "padri assenti" del Concilio Vaticano II per l'influsso che il suo pensiero teologico e filosofico ebbe sull'assise vaticana, decine di anni dopo la sua morte[3]. È stato considerato da alcuni uno dei più grandi prosatori inglesi[4] e il più autorevole apologista della confessione cattolica che la Gran Bretagna abbia prodotto e uno dei più importanti nella storia del cristianesimo[5]. Sul piano filosofico, contribuì allo sviluppo della filosofia dell'azione[6]. Per la sua tolleranza e mitezza è stato apprezzato anche in ambienti non cattolici[7].
Sulla sua tomba è scolpito l'epitaffio da lui stesso composto, che doveva narrare, secondo l'intento di Newman, la sua evoluzione confessionale:
«Ex umbris et imaginibus in veritatem»
«Dall'ombra e dai simboli alla verità.»
«The leading catholic apologist of the nineteenth century and one of the greatest of all time was John Henry Newman (1801-1890).»
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