Jugoslavia Federale Democratica

Jugoslavia Federale Democratica
Dati amministrativi
Nome completoДемократска Федеративна Југославија

Demokratična federativna Jugoslavija

Lingue ufficialiserbo-croato
Lingue parlateSerbo-croato, Sloveno, Bosniaco ed in Kosovo l'albanese
InnoHej Slaveni
CapitaleBelgrado
Politica
Forma di StatoStato federale
Forma di governoGoverno provvisorio
Nascita29 novembre 1943
Fine29 novembre 1945
Territorio e popolazione
Evoluzione storica
Preceduto daCroazia (bandiera) Stato Indipendente di Croazia
Germania (bandiera) Territorio del comandante militare in Serbia
Montenegro (bandiera) Regno del Montenegro
Bulgaria (bandiera) Regno di Bulgaria
Repubblica Sociale Italiana (bandiera) Repubblica Sociale Italiana
Jugoslavia (bandiera) Governo jugoslavo in esilio
Ungheria (bandiera) Regno d'Ungheria
Albania (bandiera) Regno d'Albania
Germania (bandiera) Germania nazista
Succeduto daJugoslavia (bandiera) Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia
Ora parte diSlovenia (bandiera) Slovenia
Croazia (bandiera) Croazia
Bosnia ed Erzegovina (bandiera) Bosnia-Erzegovina
Serbia (bandiera) Serbia
Montenegro (bandiera) Montenegro
Macedonia del Nord (bandiera) Macedonia del Nord

Kosovo (bandiera) Kosovo (status conteso)

La Jugoslavia Federale Democratica (in serbo-croato: Демократска Федеративна Југославија (Demokratska Federativna Jugoslavija), in sloveno: Demokratična federativna Jugoslavija) fu il nome dato al governo provvisorio il 7 marzo 1945. Lo Stato nacque il 29 novembre 1943, durante la seconda sessione del Consiglio antifascista di liberazione popolare della Jugoslavia a Jajce, in Bosnia ed Erzegovina. Lo Stato fu amministrato dal maresciallo Tito con le funzioni di Primo ministro.

Lo Stato fu riconosciuto dagli Alleati alla conferenza di Teheran, insieme all'AVNOJ e il suo organo deliberativo. Il Governo jugoslavo in esilio di Pietro II di Jugoslavia, in parte grazie pressioni del Regno Unito[1], riconobbe il governo dell'AVNOJ con l'Accordo di Lissa, firmato il 16 giugno 1944, tra il Primo ministro del Governo jugoslavo in esilio, Ivan Šubašić e Tito.[1] Con l'Accordo di Lissa, l'AVNOJ e Governo jugoslavo in esilio si accordarono per unirsi in governo provvisorio il prima possibile. Il tipo del governo venne deciso in un secondo trattato, firmato il 1º Novembre 1944 a Belgrado, da poco liberata. La Jugoslavia divenne uno dei fondatori delle Nazioni Unite con la firma dello Statuto delle Nazioni Unite ad Ottobre 1945.

  1. ^ a b Walter R. Roberts, Tito, Mihailović, and the allies, p. 288.

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