Kartlos

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Kartlos

Kartlos (in georgiano ქართლოსი?; nato due generazioni dopo il diluvio universale – ...) è il leggendario eponimo su cui è basato il mito di fondazione della mitologia georgiana.

Viene considerato l'antenato dei georgiani (cartaveliani) e padre della nazione di Cartalia (in georgiano ქართლი? ovvero Kartli), regione storica situata nella moderna Georgia centro-orientale, dove si trova la capitale Tbilisi, e nota agli autori classici come Iberia,

Kartlos compare nelle medievali Storia dell'Armenia (Patmutyun Hayots) attribuita allo storico del V secolo Mosè di Corene e nelle Cronache georgiane, nome convenzionale per il principale compendio di testi storici medievali georgiani nativamente noti come Kartlis Tskhovreba (in georgiano ქართლის ცხოვრება?), letteralmente "Vita di Kartli", ottenuti per trascrizione della tradizione orale curata dal cronista Leonti Mroveli nel XI secolo.

Secondo le leggende riportate, armeni, georgiani e altre popolazioni caucasiche hanno come progenitore “Thargamos”, associabile al biblico Togarma. Nipote di Jafet e di conseguenza pronipote di Noè, si sarebbe stabilito vicino al monte Ararat. Togarma suddivise i suoi possedimenti tra i figli, Haik, considerato il fondatore della nazione armena, Caucas dei ceceni, Heros di Erezia ed Egros di Colchide.[1] Kartlos era uno dei fratelli, fondò la città di Kartli e unì il suo popolo, Sa’kartvelo, la nazione georgiana. Il giuramento presso la tomba di Kartlos era il più importante e potente di Kartli.

I figli di Kartlos sono elencati come: Mtskhetos, Gardabos, Kakhos, Kukhos, Gachios, Uphlos, Odzrkhos, Javakhos, rispettivamente gli eponimi fondatori di Mtskheta, Gardabani, Cachezia, Kukheti, Gachiani, Uplistsikhe, Odzrkhe e Giavachezia.

  1. ^ (EN) Are Armenians Caucasians? [Sono gli armeni caucasici?], su peopleofar.com, PeopleOfAr, 9 maggio 2020. URL consultato il 24 settembre 2022.

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