Con il termine Katipunan ci si riferisce ad una società filippina anti-coloniale fondata nel 1892, con l'obiettivo di liberare le Filippine dal dominio della Spagna. La società venne creata da Andrés Bonifacio, Teodoro Plata, Ladislao Lava e altri rivoluzionari la notte del 7 luglio, quando gli spagnoli arrestarono ed esiliarono il poeta José Rizal a Dapitan nel nord-ovest dell'allora poco esplorata isola di Mindanao. Inizialmente il Katipunan era rimasto segreto alle autorità spagnole, ma la sua scoperta nel 1896 diede inizio alla rivoluzione filippina.
La parola katipunan (che letteralmente significa "associazione" in italiano) deriva da "tipon", che significa "società" o "raccogliere".[1] Il suo nome ufficiale era Kataas-taasang, Kagalang-galangang Katipunan ng̃ mg̃á Anak ng̃ Bayan[2] (in italiano "Suprema e Venerabile Associazione dei Figli della Nazione", in inglese "Supreme and Venerable Society of the Children of the Nation", in spagnolo "Suprema y venerable asociación de los hijos del pueblo"). Il Katipunan era noto anche come K.K.K.[3]
Trattandosi di un'organizzazione segreta, i suoi membri erano sottoposti a massima segretezza ed erano tenuti a rispettare le regole stabilite dalla società. Gli aspiranti membri erano sottoposti a riti di iniziazione standard prima di entrare a farne parte. In un primo momento, il Katipunan era riservato solamente a filippini di sesso maschile, ma poco più tardi, anche le donne vennero accettate nell'organizzazione. Il gruppo fece anche un'opera, Kalayaan (Libertà), una pubblicazione che venne stampata per la prima e l'ultima volta nel marzo 1896. Le opere e gli ideali rivoluzionari fiorirono all'interno della società e la letteratura filippina venne di conseguenza sviluppata da alcuni dei membri di spicco dell'associazione.
Durante la pianificazione della rivoluzione filippina, Bonifacio contattò Rizal per ottenere il suo pieno supporto al gruppo. In cambio gli promise di liberarlo e di salvarlo. Nel maggio 1896 il gruppo inviò una richiesta all'Imperatore del Giappone per sollecitare l'invio di fondi e armi. Il gruppo venne scoperto dalle autorità spagnole dopo che un membro del Katipunan, Teodoro Patiño, rivelò ad un prete spagnolo, Mariano Gil, dell'esistenza di una nuova organizzazione anti-coloniale. Patiño era coinvolto in una disputa personale con un altro membro del gruppo, Apolonio de la Cruz, e alla ricerca di vendetta confessò tutto al prete. Dopo la scoperta del tradimento, Bonifacio e gli altri leader del Katipunan decisero di riunirsi a Caloocan per dare inizio alla rivolta nazionale, ossia la rivoluzione filippina.