King Crimson

King Crimson
I King Crimson al Dour Festival nel 2003
Paese d'origineRegno Unito (bandiera) Regno Unito
GenereRock progressivo[1][2][3][4]
Periodo di attività musicale1968 – 1974
1981 – 1984
1994 – 2008
2013 – 2021
EtichettaDiscipline Global Mobile, Island
Album pubblicati46
Studio13
Live25
Raccolte8
Sito ufficiale

I King Crimson sono stati un gruppo musicale rock progressivo britannico, fondato nel 1968 a Londra.

Spesso classificato come prettamente progressive,[5] il gruppo ha subito le influenze di diversi generi musicali durante il corso della sua esistenza, tra i quali: jazz, folk, musica classica, musica sperimentale, rock psichedelico, hard rock, heavy metal,[6] new wave,[7] gamelan, musica elettronica e drum and bass. Per contro, i King Crimson hanno influenzato molti artisti contemporanei, creando una sorta di culto attorno al loro nome.

Pur essendo nato in Inghilterra, il gruppo ha visto tra le sue file anche musicisti statunitensi (a partire dal 1981) e attualmente è in parte composto da questi ultimi. Negli oltre cinquant'anni di attività del gruppo la sua formazione ha subito numerosi e radicali cambiamenti: si sono avvicendati al suo interno ben ventitré musicisti. Unica costante è stata la presenza del chitarrista Robert Fripp, membro fondatore e indubbio cardine di tutta la storia del gruppo.

La prima formazione del gruppo, quella risalente al 1968, è stata determinante nella sua storia, nonostante la breve durata. Già nel 1970, infatti, i King Crimson divennero un gruppo piuttosto instabile e pertanto non ebbero modo di promuovere in concerto i due album registrati in quell'anno; torneranno sul palco, dopo nuovi avvicendamenti, solo nel 1971. I lavori di questa prima formazione sono caratterizzati da una profonda esplorazione e fusione di generi, quali il jazz, il funk e la musica da camera. Dal 1972, a seguito di un nuovo radicale cambiamento di organico, il gruppo divenne più stabile e cominciò a prevalere l'aspetto dell'improvvisazione, che mescolava hard rock, musica classica, free jazz e fusion, almeno sino al 1974, anno che segna l'inizio di un lungo periodo di pausa.

Nel 1981, dopo sette anni di inattività, il gruppo si riunì nuovamente, con una nuova formazione: questo periodo, che si concluse circa tre anni dopo, fu caratterizzato da una forte influenza della nascente new wave. In successive riunioni i King Crimson hanno radicalmente riveduto le proprie sonorità, ora in tutto influenzato dai generi musicali di più recente nascita, come l'industrial rock e il grunge. Questo spirito di rinnovamento musicale non si è mai spento ed è tutt'oggi una delle caratteristiche portanti del gruppo. La storia dei King Crimson è dunque segnata anche da ricorrenti periodi di stasi, spesso sanciti dalle decisioni di Robert Fripp. Il chitarrista e i suoi colleghi riappaiono in varie combinazioni nell'ambito dei cosiddetti ProjeKCts, successione variabile di side-project iniziata nel 1997, la cui ultima incarnazione ha visto collaborare Fripp e Mel Collins (che aveva lasciato i King Crimson nel 1972) con il chitarrista e autore Jakko Jakszyk, in un progetto che vede anche la partecipazione di Tony Levin e Gavin Harrison, entrambi "transitati" nei King Crimson nel corso degli anni.[8] Da quest'ultima formazione è poi derivato il vero e proprio ritorno in attività dei King Crimson, a partire dal settembre 2013 fino al 2021. Dopo lo spettacolo finale della band nel 2021, Fripp ha detto che i King Crimson erano "passati dal suono al silenzio".[9]

  1. ^ (EN) King Crimson, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 2 maggio 2014.
  2. ^ Riccardo Bertoncelli, Gianni Sibilla, Storia leggendaria della musica rock, Giunti Editore, pp. capitolo "Belzebù a Londra".
  3. ^ Cesare Rizzi, Progressive & Underground, Giunti Editore, 2003, pp. capitolo dedicato ai King Crimson.
  4. ^ (EN) King Crimson, su scaruffi.com, Piero Scaruffi. URL consultato il 13 settembre 2017.
  5. ^ In the Court of the Crimson King, su abc.net.au, ABC Gold & Tweed Coasts (abc.net.au). URL consultato il 29 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2006).
  6. ^ Buckley 2003, p. 477, «Opening with the cataclysmic heavy-metal of "21st Century Schizoid Man", and closing with the cathedral-sized title track [...]»
  7. ^ Andrea C. Soncini, King Crimson, biografia, su sentireascoltare.com, sentireascoltare, 20 ottobre 2016. URL consultato il 27 ottobre 2016.
  8. ^ Burning, su burningshed.com, Burning Shed (burningshed.com). URL consultato il 6 aprile 2011.
  9. ^ hellorayo.co.uk, https://hellorayo.co.uk/planet-rock/news/rock-news/robert-fripp-king-crimson/.

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