La corazzata Yamato

Disambiguazione – "Star Blazers" rimanda qui. Se stai cercando la serie del 2012, vedi Star Blazers 2199.
Star Blazers
宇宙戦艦ヤマト
(Uchū senkan Yamato)
Genereavventura, space opera militare, drammatico
Serie TV anime
RegiaLeiji Matsumoto, Noboru Ishiguro
Composizione serieEiichi Yamamoto, Keisuke Fujikawa, Maru Tamura
Char. designNobuhiro Okasako, Tsunehiro Okasako
MusicheHiroshi Miyagawa
StudioGroup TAC
ReteYomiuri TV
1ª TV6 ottobre 1974 – 30 marzo 1975
Episodi26 (completa)
Rapporto4:3
Durata ep.30 min
Rete it.TSI, Televisioni locali
1ª TV it.1980
Episodi it.26 (completa)
Dialoghi it.Giorgio Favretto
Dir. dopp. it.Giorgio Favretto
Manga
La corazzata Yamato
AutoreLeiji Matsumoto
EditoreAkita Shoten
RivistaAdventure King
1ª edizione1º ottobre 1974 – 1º aprile 1975
Periodicitàmensile
Tankōbon3 (completa)
Editore it.Panini Comics - Planet Manga
Collana 1ª ed. it.Manga Storie
1ª edizione it.maggio – luglio 2001
Periodicità it.mensile
Testi it.Roberto Pesci (traduttore), Monica Rossi (adattatrice)
Serie TV anime
Star Blazers
RegiaLeiji Matsumoto
Mecha designKatsumi Itabashi, Kazutaka Miyatake
Dir. artisticaKenzō Koizumi
MusicheHiroshi Miyagawa
StudioGroup TAC
ReteYomiuri TV
1ª TV14 ottobre 1978 – 4 aprile 1979
Episodi26 (completa)
Rapporto4:3
Durata ep.30 min
Rete it.TSI, Televisioni locali
1ª TV it.1980
Episodi it.26 (completa)
Dialoghi it.Giorgio Favretto
Dir. dopp. it.Giorgio Favretto
Serie TV anime
Star Blazers - 2ª serie
RegiaLeiji Matsumoto
Mecha designKatsumi Itabashi
Dir. artisticaGeki Katsumata
MusicheHiroshi Miyagawa
StudioGroup TAC
ReteYomiuri TV
1ª TV11 ottobre 1980 – 4 aprile 1981
Episodi25 (completa)
Rapporto4:3
Durata ep.30 min
Rete it.Rete 4
1ª TV it.4 luglio 1983 – 1984
Episodi it.25 (completa)
Dialoghi it.Giorgio Favretto
Dir. dopp. it.Giorgio Favretto
Copertina del primo volume dell'edizione italiana del manga

Star Blazers (宇宙戦艦ヤマト?, Uchū senkan Yamato, "La corazzata spaziale Yamato") è una serie televisiva anime di fantascienza con protagonista l'astronave Yamato. Parallelamente a essa è uscito un manga relativo, conosciuto in Italia come La corazzata Yamato.

Si tratta di una serie fondamentale nella storia degli anime, che segna una svolta verso opere più complesse e serie, influenzando opere come Mobile Suit Gundam e Neon Genesis Evangelion[1]; Hideaki Anno ha classificato Star Blazers come il suo anime preferito[2] e ha attribuito ad esso la nascita del suo interesse per gli anime. Takashi Nishiyama, il creatore del videogioco Street Fighter, ha citato lo shock gun della Yamato come ispirazione per la mossa speciale Hadoken del videogioco[3].

Star Blazers fu il primo anime a vincere il prestigioso premio Seiun nella categoria miglior media del 1975, un risultato non ripetuto da un prodotto animato fino al 1985 da Nausicaä della Valle del vento.

La serie giunse in occidente con l'edizione in inglese trasmessa negli Stati Uniti d'America e in Australia, da cui deriva il titolo italiano[4]. Tale adattamento era stato realizzato rimaneggiando e tagliando le prime due stagioni dell'anime originale e modificando i nomi dei personaggi per adattarli all'inglese, quindi con i membri ribattezzati con nomi occidentali (Derek Wildstar, Mark Venture o Alex Stardust), mentre l'astronave Yamato[5] venne ribattezzata Argo.[6] Da questa edizione, vennero in seguito ricavate le versioni localizzate in lingua greca, portoghese-brasiliana (trasmessa in Brasile), spagnola (trasmessa sia in Spagna sia in America Latina), svedese e araba.

Le prime due stagioni dell'anime vennero trasmesse per la prima volta in italiano nel novembre 1980 col titolo di Star Blazers sulla Televisione svizzera di lingua italiana, sempre sulla base dalla versione prodotta e distribuita negli USA. Meno di due anni dopo fu ritrasmesso su TV locali con lo stesso titolo e adattamento, ma incorporando le avventure della terza stagione. La serie è stata anche riproposta in Italia con il titolo I guerrieri delle stelle.

  1. ^ (EN) Takashi Murakami, Little Boy: The Art of Japan's Exploding Subculture, Yale University Press, 15 maggio 2005, ISBN 0-300-10285-2.
    «Yamato also caused a paradigm shift in animation. Departing from the usual plot of "good vanquishes evil" so common in children’s programming, it acknowledged the enemy's necessity in attacking Earth: the Gamilons must relocate, as their home planet is doomed to die. The highly realistic design of "mecha" (meka) - mechanical vessels and weapons - also set the standard for the genre of "mecha-robot anime". Without Yamato there would have been no Gundam or Evangelion»
  2. ^ (EN) Kazuhiko Shimamoto and Hideaki Anno, su home.comcast.net. URL consultato l'11 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2005).
  3. ^ (EN) The Man Who Created Street Fighter, su 1up.com, 14 dicembre 2011. URL consultato l'11 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2017).
  4. ^ Flying off to Iscandare for the Cosmo DNX! Can we defeat the Gorgons?, in StarBlazers.com. URL consultato il 10 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2012).
  5. ^ Il nome si riferisce alla nave da battaglia Yamato, la più grande mai costruita della Marina imperiale giapponese, affondata infine dall'aviazione imbarcata statunitense il 7 aprile 1945, al termine di una missione suicida. Per tale motivo si ritenne inadatto riproporre ad un pubblico statunitense il nome originale.
  6. ^ Andrea Fontana, Diventare leggenda: Leiji Matsumoto e il suo immaginario, in Fumettologica, 22 ottobre 2018. URL consultato il 27 ottobre 2018.

Developed by StudentB