Laelius de amicitia

Sull'amicizia
Titolo originaleLaelius de amicitia
Altri titoliDe amicitia
L'opera in un manoscritto del XV secolo (Biblioteca apostolica vaticana)
AutoreMarco Tullio Cicerone
1ª ed. originale44 a.C.
Editio princepsRoma, Sweynheym e Pannartz, 27 aprile 1471.
Generedialogo filosofico
Lingua originalelatino
ProtagonistiGaio Lelio Sapiente, Quinto Mucio Scevola, Gaio Fannio Strabone

Il Laelius de amicitia (titolo completo Laelius seu De amicitia - più noto come De amicitia: "Sull'amicizia"), opera dell'ultimo periodo ciceroniano, è un dialogo di carattere filosofico (immaginato svolgersi nel 129 a.C.) scritto da Cicerone tra l'estate e l'autunno del 44 a.C. e dedicato a Tito Pomponio Attico. Delinea, in un dialogo tenuto da Mucio Scevola, Gaio Fannio e Lelio, tutte le sfumature dell'amicizia, unendo la visione epicurea (tipicamente attichiana) e quella stoica (ciceroniana).

Nell'antichità soltanto l'epicureismo aveva cercato di svincolare il valore di amicizia da quello di utilitas[1]. In questo trattato, che a prima vista potrebbe sembrare un dialogo tra amici, in realtà Cicerone utilizza autorevoli fonti per sostenere l'amicizia libera dal vincolo politico.

  1. ^ Cicerone, La vecchiaia, l'amicizia, introduzione di Nicoletta Marini, , pag. XXXV, Garzanti.

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