Latium vetus | |||||
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L'antico Latium vetus ed i suoi principali centri abitati | |||||
Informazioni generali | |||||
Nome ufficiale | Latium vetus o antiquum | ||||
Capoluogo | Alba Longa | ||||
Altri capoluoghi | Roma | ||||
Popolazione | Latini,[1] Aborigeni,[1] Equi,[1] Ernici,[1][2] Etruschi, Falisci, Rutuli,[1][3] Sabini, Volsci () | ||||
Amministrazione | |||||
Organi deliberativi | Lega latina | ||||
Evoluzione storica | |||||
Fine | guerra latina (340-338 a.C.) | ||||
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Il Latium vetus, anche detto Latium antiquum, fu una regione storico-geografica costituita dalla parte centrale dell'attuale Lazio, posta a sud del fiume Tevere (che lo divideva dai territori Etruschi dell'Etruria meridionale - l'attuale Lazio settentrionale[4]) e a nord del monte Circeo,[1][4] che lo divideva dal Latium adiectum, con il quale costituiva il Latium. Era limitato dalla costa tirrenica e esteso sulle propaggini degli Appennini verso l'interno, fino al Sannio.[4]
Questa regione fu occupata, a partire dalla seconda metà del II millennio a.C., da una serie di popolazioni di lingua indoeuropea, tra cui i Latini, i Falisci, i Capenati, gli abitanti del centro arcaico di Poggio Sommavilla appartenenti al ramo dei Latino-falisci. In seguito, arrivarono nella regione altre popolazioni, tra cui i Volsci, gli Equi, e gli Ernici,[2] appartenenti all'altro ramo linguistico, costituito dagli Osco-umbri.