Legio III (Pompeo)

Legio III
Busto di Gneo Pompeo Magno
Descrizione generale
Attivadal 55 a.C. al 48 a.C.?;
potrebbe essere confluita nella legio III di Cesare o nella XV.[1][2]
Tipolegione consolare
Battaglie/guerreConquista della Gallia (54-50 a.C.);
Guerra civile (49-44 a.C.)
Battaglia di Alesia;
battaglia di Farsalo (48 a.C.).
Comandanti
Degni di notaGneo Pompeo Magno
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La legio III era un'unità militare romana di epoca tardo repubblicana, che fu arruolata da Gneo Pompeo Magno nell'anno di consolato del 55 a.C.[1] Potrebbe essere stata inviata in Gallia al suocero e triumviro, Gaio Giulio Cesare, nel 54 a.C. Qui combatté nella difficile e determinante battaglia di Alesia che portò alla sottomissione definitiva delle genti galliche.[3] Cesare potrebbe aver modificato il suo "numero III", attribuendole il XV, avendo lo stesso a disposizione tutte le legioni dalla VII alla XIV. Nell'inverno del 52-51 a.C. i suoi hiberna furono posti nei pressi di Vesontio al comando di Tito Labieno.[4]

Nel 50 a.C. fu restituita a Pompeo, insieme alla legio I (anch'essa rinominata legio VI[5]), per preparare una campagna contro i Parti.[6][7][8] Con lo scoppio della guerra civile nel 49 a.C. fu trasferita da Brindisi in Macedonia.[9] Qui prese parte alla successiva battaglia di Farsalo del 48 a.C., all'ala sinistra, dove Pompeo fu sconfitto,[10][11] in seguito alla quale potrebbe essere stata sciolta.

Vi sarebbe anche la possibilità che dopo Farsalo sia stata riformata o come legio III consolare di Cesare, oppure sia tornata all'antico numerale di legio XV.[2][6]

  1. ^ a b J.R.Gonzalez, Historia del las legiones romanas, p.140.
  2. ^ a b L.Keppie, The making of the roman army, pp.199 e 206.
  3. ^ Cesare, De bello Gallico, VII, 68-89.
  4. ^ Cesare, De bello Gallico, VII, 90.
  5. ^ J.Carcopino, Julio César. El proceso Clásico de la concentracion del poder, Madrid 1974, pp.339-340.
  6. ^ a b Parker, Roman legions, p.68.
  7. ^ Dodge, Caesar, pp.276-277.
  8. ^ E.Ritterling, voce Legio, in Realencyclopädie of Klassischen Altertumswissenschaft, Stuttgart 1924-1925, p.1518.
  9. ^ Cesare, De Bello civili, I, 27.
  10. ^ Cesare, De Bello civili, III, 88.
  11. ^ L.Keppie, The making of the roman army, p.109.

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