Legio II Parthica | |
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Antoniniano di Gallieno, celebrante la II Parthica, "sei volte pia, sei volte fedele", e il centauro, simbolo della legione | |
Descrizione generale | |
Attiva | 197-V secolo |
Tipo | legione romana |
Campi | Castra Albana, Italia[1] (197 - 218) Apamea,[2] Siria (218 - 234) Moguntiacum, Germania (234 - 238) Castra Albana (238 - inizio IV secolo) Bezabde, Mesopotamia (360) Cepha, Mesopotamia (inizi V secolo) |
Battaglie/guerre | partica, Settimio Severo (197) britannica, Settimio Severo (208-211) alemannica, Caracalla (213) Battaglia di Antiochia (218) sasanide Alessandro Severo (231) Assedio di Bezabde (360) |
Onori di battaglia | Parthica, "partica" (dal 197) Pia Fidelis Felix Aeterna, "Pia, fedele, fortunata, eterna" (dal 218) V Fidelis V Pia, "Cinque volte fedele, cinque volte pia" (253/260) VI Fidelis VI Pia, "Sei volte fedele, sei volte pia" (prima del 260)[3] |
Comandanti | |
Degni di nota | Settimio Severo Caracalla Alessandro Severo Macrino |
Simboli | |
Simbolo | Toro e centauro |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
La Legio II Parthica ("creata per la campagna partica") fu una legione romana creata dall'imperatore Settimio Severo[1] nel 197, in occasione della sua campagna contro i Parti; la legione era ancora attiva all'inizio del V secolo. I suoi emblemi erano il toro e il centauro.
Fu fondamentale nell'ascesa al trono dell'imperatore della dinastia dei Severi Eliogabalo, che si ribellò all'imperatore Macrino grazie al sostegno della II Parthica.