Legio XIV Gemina | |
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Aureo coniato da Settimio Severo per celebrare la XIV Gemina Martia Victrix, la legione che lo proclamò Imperatore. Su uno dei lati si può osservare l'aquila, simbolo delle legioni romane. | |
Descrizione generale | |
Attiva | 57 a.C.-inizio del V secolo |
Tipo | Legione Romana |
Campi | Aulnay[1][2] prima e Mirebeau-sur-Bèze poi (29 - 13 a.C.) Mogontiacum (13 a.C.[3] - 92 d.C.[4]) Mursa (92 - 94 circa[4][5]) Aquincum (94 - 101[4][6]) Vindobona (101 - 118/119[7]) Carnuntum (118/119[4] - V secolo). |
Onori di battaglia | Gemina ("gemella") Martia Victrix ("vincitrice marziale") |
Comandanti | |
Degni di nota | Ottaviano Augusto, Settimio Severo |
Simboli | |
Simbolo | Capricorno |
vedi note | |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
La Legio XIV Gemina Martia Victrix era una legione romana arruolata da Augusto dopo il 41 a.C. Il cognomen Gemina (in latino "gemella") suggerisce che la legione sia nata dall'unione di due legioni già esistenti. Una di esse potrebbe essere la XIV legione che combatté nella battaglia di Alesia. Il cognomen Martia Victrix ("vincitrice marziale") fu aggiunto da Nerone in seguito alla vittoria su Boadicea. Il simbolo della legione era il Capricorno, come la maggior parte delle legioni arruolate da Augusto.