Lewis Tappan (Northampton, 23 maggio 1788[1] – Brooklyn Heights, 21 giugno 1873[2]) è stato un mercante, attivista ed abolizionista newyorkese statunitense, che dedicò la sua vita a garantire la libertà agli africani schiavizzati a bordo dell'Amistad. Nacque a Northampton, nel Massachusetts, in una famiglia calvinista[3].
Tappan fu anche uno dei fondatori dell'American Missionary Association[4] nel 1846, che istituì oltre 100 chiese congregazionali antischiaviste in tutto il Midwest. Dopo la Guerra civile americana, l'associazione fondò numerose scuole e college per sostenere l'istruzione dei liberti.
Contattato dagli abolizionisti del Connecticut poco dopo l'arrivo in porto dell'Amistad, Tappan dedicò molta attenzione agli africani prigionieri. Assicurò l'acquisizione di avvocati di alta qualità per i prigionieri, portando infine al loro rilascio dopo che il caso ebbe raggiunto la Corte Suprema degli Stati Uniti. Insieme al fratello Arthur, Tappan non solo assicurò l'assistenza legale e l'assoluzione degli africani, ma riuscì anche a ottenere il sostegno dell'opinione pubblica e a raccogliere fondi. Infine, organizzò il viaggio di ritorno in Africa per i membri superstiti del gruppo.